martedì 15 ottobre 2024

LO SCONOSCIUTO - PARTE 2 (By Lara Desiderio)


 

Seconda parte de "Lo sconosciuto" , racconto scritto dalla bravissima Lara Desiderio.

Dopo una prima parte molto psicologica si entra nel vivo dell'azione.

Lara è bravissima nel descrivere le emozioni ed i pensieri della protagonista Federica nonchè a fare percepire la tensione tra i tre protagonisti di questo racconto.

Chi di voi vorrebbe essere al posto di Marco?

Vi invito a lasciarvi trasportare dalla narrazione e anticipo che alla fine del racconto ci sarà un piccola (grande sorpresa)!

 Donato

 

 

 

Federica si preparava per quella serata con un misto di eccitazione e tensione. Sapeva che quella volta sarebbe stata diversa da tutte le altre. Marco aveva scelto per lei l’outfit perfetto: un vestitino nero attillato con un profondo scollo che metteva in risalto le sue curve, un paio di tacchi alti che le slanciavano la figura, e un filo di perle che aggiungeva un tocco di eleganza classica. Nonostante la sua eccitazione, il cuore di Federica batteva forte mentre si guardava allo specchio. Sapeva di avere il controllo, ma al tempo stesso, l'imprevedibilità di quella serata la rendeva vulnerabile in modo intrigante.
Alle 23 in punto, il campanello suonò. Lo sconosciuto era puntuale, esattamente come promesso. Marco, seduto in disparte in un angolo del salotto, rimase in penombra, osservando ogni mossa della moglie, consapevole che il vero spettacolo stava per cominciare. Il contrasto tra il suo ruolo di spettatore silenzioso e l'eccitazione che provava era quasi insostenibile.
Federica, con una calma apparente, si diresse verso la porta d'ingresso. Quando la aprì, si trovò davanti l'uomo che aveva occupato i suoi pensieri per giorni. Era ancora più imponente di quanto avesse immaginato. La tensione tra loro era palpabile, come se l'aria nella stanza fosse improvvisamente diventata più densa.
"Benvenuto," disse lei con un sorriso seducente, la voce bassa e dolce, cercando di nascondere il battito accelerato del cuore. Lui entrò senza dire una parola, il suo sguardo intenso era già su di lei, studiandola, apprezzandola. I suoi occhi scivolarono lungo il corpo di Federica, soffermandosi sullo scollo del vestito e sulle gambe elegantemente allungate sui tacchi. Federica si sentiva potente e vulnerabile allo stesso tempo, e quel contrasto la eccitava ancora di più.
Dietro di loro, Marco osservava dalla penombra, il respiro appena controllato. Il suo sguardo era fisso su Federica, mentre il gioco che avevano immaginato nei giorni precedenti prendeva vita davanti ai suoi occhi. Vedere sua moglie così desiderata da un altro uomo, sapere che avrebbe assistito a tutto, lo faceva fremere di eccitazione.
Federica prese la mano dello sconosciuto e lo condusse verso il centro del salotto, dove la luce era più intensa. Ogni mossa era calcolata, lenta, sensuale. Si voltò brevemente verso Marco, scambiandosi con lui uno sguardo che diceva tutto: c'era il consenso, c'era il desiderio condiviso. Poi, senza aggiungere altro, si voltò di nuovo verso l'uomo davanti a lei, sentendo il calore del suo corpo avvicinarsi.
L'atmosfera si fece ancora più elettrica quando lui le passò una mano lungo il fianco, la sua bocca appena accennata a un sorriso complice. Federica si avvicinò, i loro corpi ora così vicini che poteva sentire il suo respiro sul collo. Marco, ancora nell'ombra, sentì una scarica di eccitazione attraversarlo, mentre la scena si svolgeva davanti ai suoi occhi, senza che lui dicesse una parola.
Federica chiuse gli occhi per un momento, lasciando che l’eccitazione la travolgesse. L'uomo la prese per la vita, tirandola delicatamente verso di sé, e le loro labbra si sfiorarono appena. Fu un bacio lento, esplorativo, ma carico di tensione. Ogni movimento sembrava misurato, ogni tocco calcolato per amplificare il piacere e la tensione del momento.
Marco continuava a guardare, il respiro sempre più pesante, incapace di distogliere lo sguardo. Federica si sentiva divisa tra due mondi: quello della fantasia che stava vivendo con lo sconosciuto, e quello di Marco, che osservava silenziosamente, con il desiderio di far parte di tutto senza però interferire.
La notte era appena iniziata, e Federica sapeva che ogni istante sarebbe stato memorabile, non solo per lei, ma anche per Marco.
Federica non volle attendere oltre. Il desiderio che l’aveva consumata nei giorni precedenti era troppo forte per essere trattenuto un minuto di più. Con movimenti decisi, ma carichi di sensualità, si inginocchiò davanti allo sconosciuto, il suo corpo ancora avvolto nel vestitino nero aderente, le perle che le sfioravano il décolleté mentre si preparava a dargli ciò che aveva desiderato sin dal primo istante.
Con mani esperte, sbottonò i suoi pantaloni, rivelando un membro già teso e pulsante, esattamente come lo aveva immaginato. Quando lo tirò fuori, un’ondata di eccitazione le attraversò il corpo. Era ancora più grande di quanto il video le avesse mostrato. Doveva usare entrambe le mani per avvolgerlo, e anche così, sembrava sfidare i suoi limiti.
Marco, sempre seduto nell'angolo in penombra, non distoglieva lo sguardo. Il suo respiro era pesante, e ogni movimento di Federica lo faceva tremare di eccitazione. Vedere sua moglie inginocchiata davanti a un altro uomo, immersa nel piacere e nella lussuria, amplificava il suo desiderio. Non parlava, non interveniva, ma la sua eccitazione era evidente.
Federica iniziò a muovere le mani lungo la lunghezza di quel cazzo imponente, con un ritmo lento e sensuale. Ogni volta che le sue mani scivolavano su di lui, sentiva la tensione aumentare. Con una leggera esitazione, si abbassò e fece scivolare le labbra sul suo membro, cercando di ingoiarne il più possibile. La grandezza era tale che a fatica riusciva a prendere più della metà, ma non si fermava. La sfida la eccitava ancora di più.
Sentiva il respiro dello sconosciuto farsi più profondo mentre le sue labbra e la sua lingua lavoravano su di lui. Federica si perse in quel momento, concentrata solo sul piacere che stava dando e ricevendo. La sua mente era completamente assorta nell'atto, sentendo l'eccitazione crescere in lei mentre lo sconosciuto si concedeva completamente alle sue attenzioni.
Marco osservava, in silenzio, ma dentro di lui la tensione cresceva sempre di più. Vedere Federica così desiderosa, così concentrata nel dare piacere a quell’uomo che solo pochi giorni prima era un perfetto sconosciuto, era un’immagine che non avrebbe mai dimenticato.
Mentre Federica continuava a succhiare con passione, la sua mente correva avanti, immaginando il momento in cui avrebbe sentito quello sconosciuto dentro di sé. Il solo pensiero di essere riempita da lui la faceva bagnare ancora di più, sentendo il desiderio crescere in modo incontrollabile. Le sue mani si muovevano con più foga, e la sua bocca cercava di prendere sempre più del suo membro, ma sapeva che quel momento non poteva durare per sempre. Aveva bisogno di sentirlo in modo più profondo, più intimo.
Mentre era ancora inginocchiata, si staccò lentamente dal cazzo dello sconosciuto, le labbra ancora umide e gli occhi colmi di desiderio. Senza esitare, sussurrò con una voce carica di eccitazione: "Spogliati... voglio sentirti." Il suo respiro era pesante, la sua voce tremante di lussuria. Lo sconosciuto non disse una parola, ma obbedì, iniziando a togliersi i vestiti mentre la guardava con occhi bramosi.
Federica, sempre inginocchiata, si voltò, strisciando a quattro zampe verso il divano dove Marco era ancora seduto, osservando silenziosamente. Sapeva esattamente cosa voleva in quel momento, e sapeva anche che Marco l'avrebbe aiutata a prepararsi per ciò che sarebbe accaduto.
Arrivata vicino a lui, si girò appena, guardandolo con un sorriso malizioso. "Voglio che mi lecchi... preparami per lui," sussurrò, la sua voce un misto di supplica e ordine. Marco non poté resistere. L’idea di preparare sua moglie per un altro uomo lo eccitava oltre ogni misura, e la vista di Federica, già così desiderosa e bagnata, lo fece fremere.
Federica si sistemò a quattro zampe sul divano, alzando i fianchi verso Marco, offrendogli il suo corpo. Sentiva il calore della sua eccitazione diffondersi, il desiderio di essere toccata, leccata e preparata per ciò che sapeva sarebbe stato un incontro indimenticabile. Marco si chinò su di lei, le sue mani sfiorarono delicatamente i fianchi di Federica mentre si avvicinava alla sua intimità. Sentì l’odore della sua eccitazione, e senza aspettare oltre, iniziò a leccarla lentamente, con precisione, assaporando ogni momento.
Federica gemette piano, il piacere delle labbra e della lingua di Marco la faceva tremare. Ogni colpo della sua lingua la portava più vicina a quel punto di non ritorno, sapendo che presto lo sconosciuto sarebbe stato dentro di lei.
ed in effetti lo sconosciuto non si fece attendere, non appena Marco finì di prepararla, lo sconosciuto si avvicinò ed iniziò a strusciare la cappella contro le labbra della fica di Federica che era rimasta a 90 gradi sul divano. Grazie al lavoro di Marco, la cappella dello sconosciuto scivolò senza problemi dentro Federica lasciandola senza respiro fin da subito. una sensazione mai provata prima, si sentiva già completamente piena quando in realtà neanche la metà del cazzo dello sconosciuto era entrata nella sua fica. aveva voglia di gridare, di dire allo sconosciuto di andare piano ma non fece niente di tutto ciò se non abbracciare Marco e mordere la sua giacca per soffocare le urla che i vicini avrebbero sentito. Il cazzo era veramente enorme, Federica piangeva e godeva allo stesso tempo, avrebbe voluto fermarlo e allo stesso tempo avrebbe voluto non finisse mai fino a quando esplose squirtando, cosa che nessuno prima era mai riuscito a farle fare. Anche lo sconosciuto era molto vicino a sborrare, toglie il cazzo dalla fica di Federica per venirle in faccia come avevano concordato ma a quel punto è un'altra voce a scompigliare le carte in tavola “vienile dentro” disse Marco in modo deciso. Ci fu un attimo di silenzio e di titubanza da parte di tutti fino a quando un nuovo ordine arrivò dalla bocca di Marco “Fallo ti ho detto!”
Federica giaceva ancora a pecorina sul divano, totalmente scompigliata ed ancora con le palpitazioni mentre cercava di riprendersi dal suo orgasmo. Lo sguardo di Marco si fece serio e lo sconosciuto capì di dover semplicemente eseguire l'ordine ricevuto, poggiò nuovamente la cappella sulla fica di Federica ed iniziò a scoparla sempre più velocemente ed in profondità lasciandola senza respiro, con le sole forze per stringere la mano di Marco mentre veniva scopata violentemente. Passò un minuto scarso che a Federica sembrò infinito, sentiva quel cazzo enorme arrivarle fino in gola fino a quando arrivò la calma, il silenzio, le orecchie che le fischiavano e la testa che le girava, gli occhi chiusi per cercare di tornare in se ed un fiume di calda sborra che le scorreva dalla fica lungo l'interno coscia. Niente sarebbe stato più lo stesso dopo quella sera, per nessuno dei 3.
 

 

1 commento:

Eros ha detto...

Brava Lara bellissimo sequel