La nostra amica Luisa Damore conosciuta qualche settimana fa ci ha donato un paio di brevi racconti autobiografici che sono rimasti esclusi dalla versione finale del suo libro "Dentro di me".
Pubblichiamo dunque oggi il primo di essi e ringraziano tantissimo Luisa.
Come vedrete il taglio del racconto è diverso da quanto pubblichiamo di solito..ma Luisa ha promesso altri regali e sorprese per il futuro.
Donato
La macchina senza destinazione
Era una di quelle sere in cui non hai voglia
di tornare a casa.
La città scorreva lenta, i semafori sembravano inutili.
Lui mi propose di salire in macchina.
Non chiesi dove.
Guidammo senza meta, parlando poco.
Le nostre mani si sfioravano sul cambio, e già bastava a farmi vibrare.
Poi, in una strada deserta, spense il motore.
Ci guardammo in silenzio.
Io sorrisi.
E fu il segnale.
Mi baciò con urgenza, le mani che mi tiravano
verso di lui.
Il sedile reclinato, la mia gonna sollevata.
L’abitacolo diventò un rifugio caldo, appannato dal nostro respiro.
Mi prese lì, senza delicatezza, con la forza
di chi non sa se avrà un’altra occasione.
Io gemevo senza paura, i vetri che si appannavano come testimoni indiscreti.
Venni con violenza, un orgasmo che mi tolse
il fiato.
Lui venne subito dopo, ansimando contro la mia bocca.
Restammo stesi, mezzi nudi, con i finestrini
bagnati di desiderio.
La macchina non aveva destinazione.
E neanche noi.
Ma capii che a volte il viaggio è già arrivo, se scegli di non fermarti a metà.
COPYRIGHT DI LUISA DAMORE.
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