martedì 25 agosto 2020

VACANZE ESTIVE - EPISODIO 1 - BAGNINO DI SALVATAGGIO (By Letizia Amore 70)


L' estate sta finendo... ma noi ce ne freghiamo e iniziamo una nuova storia a puntate scritta da Letizia Amore che si preannuncia sexy ed eccitante come poche dedicata a Rosa, una giovane moglie che passa le ferie lontano dal marito.

Donato





 
Ep 1



Luglio, l'estate, il caldo, il mare, il sole sulla pelle, i ritmi caraibici dei tormentoni musicali la stagione più spregiudicata dell'anno. Nessuno si ferma mai a riflettere, ma ciò che in inverno sarebbe scandaloso, come per una donna, farsi vedere in sole mutandine e reggiseno, che poi rispecchia il desiderio morboso di molti uomini, d'estate diventa la normalità, bikini e topless affollano le spiagge. E anche Rosa, non sfugge alla regola, forse per il sole, il caldo, si sentiva più bella, lei, sempre morigerata, impeccabile, la brava mogliettina del dottor Roberto, sdraiata sul lettino, in un noto stabilimento balneare di Varazze. In topless con un ridottissimo costume a perizoma, aveva già quarant'anni, non era certo una ragazzina, ma poteva ancora permettersi di mettersi in mostra così, lunghe gambe affudolate, il fondoschiena sodo, pieno, tondo come una pesca vellutata, il ventre appena accennato, fianchi morbidi, la vita stretta, il seno pieno, una quarta abbondante, pesante ma ancora alto e sodo, sul quale spiccavano grossi capezzoli, contornati da un'areola scura. Il dottor Roberto, suo marito, era in città, a Milano, mentre lei passava tutta l'estate nella loro casa di Varazze. La raggiungeva solo nel fine settimana, tranne quando era di servizio e quindici giorni ad agosto. Il cellulare vibrò,

Ø  Amore, cosa stai facendo?

Ø  Sono in spiaggia, il mare è bellissimo

Ø  Che costume hai messo?

Roberto, era geloso e la tempestiva di domande,

Ø  Lo sai, sono in topless, sai che non mi piacciono i segni del costume

Ø  Ma la parte di sotto? Dai dimmi che costume hai messo

Ø  Il perizoma bianco, quello string

ci fu un attimo di silenzio, poi una decina di minuti dopo,

Ø  Scommetto che ti guardano tutti!

Ø  Sei geloso? Il nuovo bagnino non è male sai!?

quel messaggio faceva parte del gioco e Rosa, non si aspettava quella risposta,

Ø  Troia, scommetto che ti sei già fatta sbattere da lui!

quella parola, troia, la infastidì, era un gioco e tale doveva restare, ma non disse nulla,

Ø  Non ancora, ma lo farò presto!

uno strano gioco, Rosa, non lo aveva mai tradito, era solo una finzione, Roberto, le aveva confessato, poco prima che partisse per il mare, un suo crescente desiderio da cuckold e lei, che non aveva desiderio di tradirlo, decise di accontentarlo, ma solo in maniera virtuale, tanto più che lui non avrebbe mai saputo la verità, voleva lasciar che si illudesse di essere cornuto. Il nuovo bagnino però, era davvero un bel ragazzo, più o meno ventenne, castano, muscoloso, abbronzato, occhi grigio azzurro, insomma un bel fusto con un sorriso spregiudicato, da vero rubacuori. Leggendo la chat con il marito, lo fissò a lungo, certo, poteva essere una bella notte di sesso, ma non era nelle sue intenzioni, era troppo giovane, poteva essere suo figlio, no, non era possibile, non sarebbe mai successo, dopo tanti anni di matrimonio, non avrebbe tradito suo marito. Oltretutto, pensava che anche volendo, un bel giovane come lui, non avrebbe mai guardato una donna così grande. Eppure, si, la stava fissando, si guardò attorno, stava proprio fissando lei, si sentì strana, eccitata, non poteva credere che un uomo così giovane e prestante, la guardasse con tanto interesse, con bramosia. Si sdraiò nuovamente, cercando di non farsi strani pensieri. Passò forse mezz'ora, un'ora!? Il tempo in spiaggia, non ha uno scorrere preciso,

Ø  Troia, lo hai già abbordato?

Ø  Lo farò quando mi va!

Ø  Sei una gran troia, scommetto che a lui concederai anche il culo

Ø  Sei una lurida troia!

Quei messaggi, l'avevano infastidita, di più, era proprio incazzata, non sapeva se realmente lui volesse che lei lo tradisse, ma era furibonda, iniziò a pensare veramente di tradirlo, in fin dei conti era lui che la spingeva e lo voleva. Assorta nei suoi pensieri, ad occhi chiusi, continuava a rimuginare sugli eventi, su ciò che Roberto, le aveva detto, confessato e chiesto, ed a quello che le aveva scritto via whatsapp, più ci pensava, più la rabbia cresceva,

-:Mi scusi signora, il sole del tramonto è traditore, forse farebbe bene a mettere un solare!

quella voce, che le sembrava provenire da lontano, la destò dal suo torpore, voltò solo la testa, il bagnino era lì accanto a lei, lo guardò, sorrise, cosa stava accadendo,

-:Dovrei! Ma sono sola non riesco, ti va di spalmatela tu?

disse con un velo di lascivia nella voce, la spiaggia era quasi deserta, si era fatto tardi, le sette passate, ed erano tutti risaliti per andare a cena, il giovane bagnino le rispose con un sorriso, prese il solare che Rosa, gli stava passando e cominciò a massaggiarle le spalle. Il contatto di quelle mani forti e gentili con la sua pelle, un brivido,

-:Com'è fredda!

cercò di dissimulare, ma il giovane era più avveduto ed navigato di quanto lei potesse pensare, continuò a massaggiarle sensualmente le spalle, movimenti lenti, che accesero le sue fantasie. Rosa, si rilassò, gustandosi quel massaggio sensuale, che nulla aveva a che fare con la crema solarr, Massimo, il bagnino, si fece più ardito, mantenendo comunque il limite, scivolò con le mani sulle reni, cingendole i fianchi, chiuse gli occhi e le sfuggì un lungo sospiro,

-:Grazie, sei molto gentile

-:È un piacere signora!

-:Ancora un favore se non ti dispiace

lo fermò, si sentiva accaldata, vogliosa, non pensava al dopo, voleva solo farsi coccolare,

-:Mi passeresti la crema anche sulle gambe?

non le rispose, era un chiaro invito, il segnale che stava aspettando. Cominciò a massaggiarle le gambe, dapprima leggero sui polpacci, non le stava spalmando il solare, la stava seducendo, le massaggiò le caviglie e i piedi. Poi lentamente sempre più su, sulle cosce, il massaggio si fece più intenso, forte e sensuale. Le dita scivolarono tra le cosce, risalendo pericolosamente verso la sua figa, sussultò, la mano si arrestò a pochi millimetri dal centro del suo desiderio e un lungo brivido percorse la sua schiena, il fuoco della passione pervase la sua mente,

Ø  Troia, cosa stai facendo?

irritata da quell'insistenza, da quella volgarità, rispose rabbiosa,

Ø  Fatti i cazzo tuoi cornuto!

non pensava che far finta di accontentarlo, le avrebbe creato tanti fastidi. Massimo, continuava a massaggiarla, cominciò a massaggiarle le natiche sode, Rosa, sussultò, quel messaggio di Roberto, l'aveva distratta e aveva spezzato l'incantesimo del momento, ma nessuno ormai, non certo suo marito, la carezzava più con così tanto desiderio da moltissimo tempo,

"Vaffanculo cornuto, se vuoi le corna, te le pianterò belle grosse!"

pensò e cercò di rilassarsi, anzi, fece in modo da far capire a Massimo, che poteva osare molto di più, lasciò che quel giovane, godesse delle sue forme. Massimo, capì subito che Rosa, si era resa più che mai disponibile, le sue dita scivolarono nel solco tra le sue morbide chiappe sode, sfiorando la rosellina del culo e più giù, premendo sul sottilissimo tessuto che proteggeva le labbra umide della sua figa. Gemette, senza opporsi, sebbene si sentisse a disagio, Massimo, scostò leggermente il costume e un dito scivolò nella fessura, facendola fremere, lo fermò,

-:Non qui, ti prego fermati, portami via!

sussurrò, lui le prese per mano, si alzò, lo seguì senza dire niente, nella sua mente una marea di emozioni, di pensieri. Era davvero decisa a seguire quel giovane!? Cos'avrebbe fatto se, com'era ormai chiaro, l'avesse portata a casa sua!? Avrebbe davvero fatto le corna a suo marito, con quel giovane!? Massimo, aveva finito il suo turno, lo stabilimento stava già chiudendo, salì sulla sua macchina aspettando che lui uscisse,

"Sei sicura di ciò che stai facendo!?"

si domandò tra sé e sé,

Ø  Troia, troia, troia!

Ø  Sei con lui?

Ø  Sei una puttana, sto impazzendo pensando al suo cazzo che ti sfonda il culo!

Ø  Sei una troia!

sembrava farlo apposta, ogni volta che aveva un dubbio, che pensava di fermarsi, che tutto ciò non fosse ne giusto, ne corretto, arrivava qualche messaggio di Roberto, che la faceva trasalire. Non sopportava d'esser trattata come una puttana, lei, che non aveva mai nemmeno pensato ad un altro uomo, che gli era sempre stata fedele. Massimo, uscì e inforcò la sua moto e partì, non le fece cenno, se lo avesse seguito, sarebbe stata solo una decisione sua. Mise in moto e lo seguì sino a casa sua, quasi come un automa. Entrarono, lui le offrì un whisky,

-:Come mai una bella donna come te, sta qui da sola?

le domandò, guardandola fissa negli occhi, tenendole romanticamente la mano. Rosa lo baciò, non aveva voglia di dargli spiegazioni, non era quello il momento, doveva lasciarsi andare alle sue voglie, lasciarsi guidare dalla rabbia, oppure non ne avrebbe più avuto il coraggio,

Ø  Dimmelo puttana, lo hai già agganciato?

Ø  Ti stai facendo sbattere come una troia?

-:Vaffanculo stronzo!

esclamò, ancora una volta il tempismo di suo marito si dimostrò cruciale. Giro il telefono sul divano, visibilmente incazzata e si mise a piangere, Massimo, la abbracciò teneramente e lei lo baciò ancora, lui non insistette, non le chiese nulla, non erano cose che dovevano interessargli, la strinse a se. Cominciò a spogliarla, baciandole il collo, le carezzò la schiena, aprì il gancetto del reggiseno, Rosa ansimava, aveva dimenticato l'ebrezza di quei brividi di passione sulla pelle, che ora le percorrevano la schiena. Le labbra del ragazzo, scivolarono sul decoltè, sul seno, la lingua stuzzicò i capezzoli, si, finalmente si sentì nuovamente donna,

-:Stronzo, vuoi le corna, ecco ora ti servo io!

pensò un po' un po' troppo a voce alta, era così nervosa che non si rese conto di pensare a voce alta, Massimo, la guardò e la strinse a sé, capendo che Rosa, lo faceva per vendetta, non che la cosa lo turbasse, per lui, era solo una scopata, ma temeva d'averne problemi,

-:Non devi farlo se non vuoi! Non sei obbligata! Possiamo anche solo farglielo credere... possiamo passare comunque una bella serata!

le sussurrò suadente, gli dava fastidio, esser oggetto di una vendetta, anche se non era la prima volta che succedeva, in più da bagnino e amante navigato, sapeva che a quel punto, c'era la forte possibilità che lei non volesse più fermarsi e si sarebbe lasciata andare del tutto, se si fosse comportato da gentiluomo. Lei lo fissò,

-:Lo voglio, voglio fare l'amore con te!

Bisbigliò Rosa, baciandolo ancora con veemenza, come tutte le donne, prima di lei, pensar d'avere il controllo della situazione, di esser lei a decidere, la fece trascendere, la strinse a sé e ricominciò a baciarle il seno, lei sospirava forte, le sfilò la gonna, il perizoma e cominciò a baciarle la figa vogliosa.



2 commenti:

Franziska71 ha detto...

Molto bello

Unknown ha detto...

Molto intrigante... Aspetterò il prosieguo