Con una certa emozione pubblico oggi l'ultimo racconto della meravigliosa Letizia Amore che ho tenuto nel cassetto per un pò di tempo nonostante fosse in realtà stato scritto prima delle ultime serie pubblicate (Vacanze estive, Mutandine Roventi, Lost in my memory).
Il motivo è presto detto: in questo racconto in due parti (che però pubblichiamo oggi in una unica soluzione) troverete una summa di tutto ciò che a Letizia piaceva descrivere ossia lesbo, threesome, turbamenti, rapporti infuocati, rapporti di gruppo.
Esiste in realtà un altro ciclo di racconti scritto a 4 mani con Letizia che resterà però nel cassetto.
Ho voluto quindi concludere il lavoro di Letizia per il blog con questo racconto (corredato da parecchi disegni) di modo da salutare un'ultima volta (con un episodio davvero esplosivo ed eccitante ) l'indimenticata ed indimenticabile Letizia che avrà sempre un posto speciale nei miei ricordi e nel mio cuore.
Spero il gran finale di Letizia vi piaccia come piace a me ..... ciao Letizia!
Donato
Scambio di coppia (parte 1)
Dopo tanti anni di matrimonio, è fisiologico un calo del desiderio, Silvia, ne era convinta, con suo marito, ormai era una mera routine, certo il loro letto doveva sopportare ancora notevoli sollecitazioni, ma quella ruvida passione, che anni prima, incendiava le loro notti, aveva lasciato spazio ad una stanca tenerezza che non le bastava più, voleva il fuoco, l'ardore della passione pura e cruda, ma non aveva il coraggio di confessarglielo. Si guardò allo specchio, si girò, nonostante tutti i suoi cinquanta, aveva ancora un gran bel fondoschiena, purtroppo la gravidanza aveva lasciato sul ventre delle leggerissime smagliature, ma si teneva in forma e sicuramente non dimostrava la sua età. L'unica con cui ne poteva parlare, era sua cugina, con Clara, non c'erano mai stati segreti, di lei sapeva tutto, quand'erano ragazze si confidavano veramente qualsiasi cosa e qualche volta, si erano anche divise i ragazzi che incontravano al mare. Certo, questa volta era una cosa molto diversa, o almeno così pensava Silva, sentiva il bisogno di sfogarsi, di confidare a qualcuno il suo malessere coniugale, forse, più che parlare di scambismo, con Clara, voleva sfogarsi e sentirsi dire che era una stupida, che era un idea demenziale e che non doveva pensarci più. Sua cugina, era di un anno più giovane di lei e non aveva mai avuto figli, si era separata dal marito, che la tradiva, due anni dopo il matrimonio. Delusa dall' amore, disillusa, aveva avuto parecchi flirt, ma non si era più lasciata andare sino in fondo, non si era più risposata. Conviveva con Francesco, che era più giovane di lei, di dieci anni, ormai da quasi diciotto anni, la loro vita, assomigliava in tutto e per tutto ad un vero e proprio matrimonio, ma l'instabilità del rapporto, lo manteneva vivo. Clara, si sedette sul divano, vicino a lei, era molto bella, i soldi non le mancavano, aveva fatto carriera e tra palestra e massaggi, si era tenuta in forma, dimostrava almeno vent'anni di meno. Mentre parlavamo, Clara, le poggiò una mano sulla coscia, Silvia, si sentì strana, sentì vibrare tutto il corpo, ma cercò di rimanere calma. La cugina, era molto spigliata ed anziché dirle, come lei sperava, di lasciar perdere quelle idee, confermò che il suo rapporto, aveva bisogno di una scossa, che lo rivitalizzasse. La sua mano si era fatta più ardita ed era molto più su, sotto la gonna, Silvia, si sentiva un po' a disagio, ma non voleva fare la figura della bigotta. Guardò la cugina interdetta, Clara, la baciò e la sua mano scivolò sul perizoma, premendo con le dita tra le labbra della sua figa.
-:Ma... tu... cosa...:-
Farfugliò Silvia, le abili dita della cugina scostarono il perizoma, le spinse due dita dentro,
-:Lasciati andare!:-
Clara, era abilissima e lei si sentì avvampare di calore, ancora incredula ricambiò il bacio della cugina, schiudendo le cosce.
-:Oh Clara, ma tu sei...:-
Non finì la frase, il piacere le smorzò le parole in gola,
-:Lesbica? No Silvia, non sono lesbica, non ci pensare.:-
non le interessava, in quel momento, nulla era importante, le labbra della cugina scivolavano sul collo e, aperta la camicetta, cominciò a baciarle il seno, la lingua scaltra saettava lambendo i capezzoli duri e con le dita tintinnava il clitoride. Era da moltissimo tempo che non provava più simili sensazioni, un fuoco che solo la passione può accendere, lasciò che la cugina guidasse la sua mano e sentì sotto le dita le labbra fradicie della sua figa. Sapeva bene cosa fare, sebbene non fosse lesbica e non l'avesse mai fatto, cominciò a toccarla, così come avrebbe voluto e come la cugina stava toccando lei. Si lasciò spogliare ed a sua volta spogliò lei. Ecco, ecco quel fiume in piena che stava travolgendo tutto, quel fiume di passione che aveva dimenticato e che voleva ritrovare. Clara, le allargò le cosce, ancora un po' stranita la fissò, ma non voleva fermarla, era solo stupore, non avrebbe mai immaginato di far certe cose, tantomeno con sua cugina. La lingua di Clara, colpì delicatamente il clitoride, una scossa le percorse la schiena, un brivido, confusione e piacere,
-:Leccami anche tu, fammi godere!:-
esclamò sua cugina, girandosi e mettendogli la figa vogliosa davanti alla bocca, non era un ordine, ma allo stesso tempo una richiesta che non ammetteva repliche. Silvia, non aveva mai provato ne immaginato di poter fare una cosa del genere, schiuse le labbra e lentamente cominciò a leccarle la figa. Il sapore acre, pungente di sua cugina inebriò la sua mente. Stava leccando la figa di Clara, era tutto nuovo per lei, ma il fuoco che pervadeva il suo corpo e la sua mente, era esattamente ciò che lamentava mancare al rapporto ormai stanco con suo marito. Cominciò a carezzare il bel culo sodo della cugina, il buco roseo del suo culo pulsava voglioso, si succhiò un dito e inumidendosi con la saliva, lo spinse in quell'orifizio invitante,
-:Si, così Silvia, lasciati andare, fammi godere!:-
ormai aveva lasciato alle spalle ogni pudore e cancellato ogni tabù. Spinse la lingua dentro la sua figa più in profondità che poteva, voleva scoparla con la lingua, mentre la cugina ricambiava con ardore. Si spostarono in camera, Silvia non aveva più alcun dubbio, voleva che quella passione si riaccendesse anche nel suo rapporto, ma ora voleva godere con sua cugina. Non era lesbica e non lo aveva mai fatto prima, ma quei baci, quelle carezze, le provocavano un piacere unico. Aveva voglia di farsi travolgere da quel piacere, la cugina sapeva bene quali erano le corde da toccare per farla sciogliere, mentre la sua lingua tintinnava il clitoride le spinse un dito nel buco caldo ed accogliente del culo. Ricambiava quelle attenzioni con entusiasmo, con lasciva passione, godeva e suggeva avidamente i dolci umori della figa di sua cugina. Si abbracciarono, Silvia, cominciò a leccarle i capezzoli, mordicchiai, ora era lei a condurre il gioco, le frugava la figa con le dita, quella voglia di trasgressione, che tanto a lungo, aveva represso, aveva preso il sopravvento. Stava godendo come non le succedeva più da moltissimo tempo, anche sua cugina stava godendo, avvinghiate in un focoso sessantanove, la sovrastava e le laccava la figa ingordamente. Era completamente assorta in quell'amplesso, non si accorse di nulla, Francesco era rientrato a casa prima del tempo e le stava guardando in piedi sulla porta della camera. Clara, che poteva vederlo, gli fece cenno di avvicinarsi e rimanere in silenzio. Non se lo fece ripetere, si spogliò ed entrò in camera,
-:Ehi ma... cosa, chi... Francesco!:-
urlò Silvia, ma era già troppo tardi, Clara, la trattenne, senza nemmeno troppo sforzo, non si ribellò poi così convinta. Sentì il cazzo duro di Francesco, scivolare nella sua figa vogliosa, spinse indietro i fianchi, per farlo penetrare a fondo e gemette vogliosa. La cugina non era affatto gelosa, anzi, incitava, sorprendendola, il suo compagno a scoparla con più vigore, con più passione, a godersi la sua splendida figa vogliosa. Quella situazione surreale, che Silvia, non aveva nemmeno considerato, le piaceva da morire, stava finalmente godendo, non solo con il corpo, ma, cosa più importante, con la testa, una cosa che gli uomini non potevano capire, ma che sua cugina sapeva bene.
-:Il piacere di una donna,:-
le sussurrò all'orecchio,
-:parte dalla mente, lasciati andare!:-
lo aveva già fatto, l'olfatto inebriato del profumo di sua cugina, la mente libera e il cazzo vigoroso di Francesco, la stavano portando in orbita. Era la prima volta che tradiva suo marito, si sentiva un po' in colpa, ma in quel momento voleva solo spassarsela. Sentì la densa sborra di Francesco, riempirle la figa e ruggendo raggiunse un orgasmo che la scombussolò. Stesi sul letto, non ancora paghi, era un intreccio di mani ardenti alla ricerca di nuove e ben conosciute sensazioni, Silvia, pensava a come creare una situazione in cui coinvolgere suo marito, ma nello stesso tempo era distratta dall'abile lingua di Clara che non le dava tregua.
Finalmente le venne l'idea, schiacciò la testa della cugina fra le sue cosce, quasi soffocandola e si tirò prepotentemente il cazzo di Francesco, in bocca. Entusiasta della sua idea, aveva voglia di godere ancora.
Scambio di coppia (parte 2)
Sabato sera, Silvia, aveva organizzato tutto, non era strano che invitasse amici a cena e quella sera aveva invitato sua cugina e il suo compagno. Luca, guardò Clara, era semplicemente splendida, indossava un vestito molto provocante, sapeva che dopo cena, volevano uscire e andare a ballare, ma restò folgorato dalla sua bellezza. Un lungo spacco lasciava vedere le lunghe cosce nude, la scollatura sulla schiena, che quasi lasciava intravvedere la nudità del suo fondoschiena provocante e la semitrasparenza del pizzo sul decoltè, nulla nascondeva del suo seno sodo. Silvia, vide quello sguardo, sapeva cosa significava e un po', ne fu gelosa, ma la consapevolezza, di ciò che la aspettava dopo cena, la eccitò, suo marito, non poteva resistere alla loro trappola. Durante la cena, Silvia, esagerò volontariamente con il vino, nel bicchiere di Luca, ma senza fargli oltrepassare il limite, non doveva ubriacarsi, lo voleva lucido, ma senza freni, voleva abbattere ogni eventuale resistenza. Durante la cena, Clara, come d'accordo fece in modo di provocarlo e lei, che lo conosceva bene, sapeva che si stava già eccitando. Dopo cena, fu proprio Luca, a proporre di concludere la serata a casa, aveva già bevuto abbastanza, Clara, si sedette sul divano, davanti a lui, accavallò le gambe, mostrandogli lascivamente, la figa, per l'occasione, non aveva indossato gli slip. Ancora però mancava la scintilla, Luca, non accennava a cedere. Francesco, si versò il caffè sui pantaloni, una scusa concordata con la sua donna, per allontanarsi e lasciarla sola con Luca,
-:Vieni, andiamo in bagno, se non li smacchiamo subito, si rovineranno!:-
Silvia, aveva capito al volo l'occhiata smaliziata della cugina. Quando furono soli, Clara, si fece più esplicita, accavallò nuovamente le gambe, ma questa volta, facendo scivolare bene il vestito, così da lasciar ben evidente la figa nuda,
-:Ti piaccio? Dai vieni più vicino, hai paura che ti mangi?:-
gli disse, guardandolo furbescamente negli occhi. Luca, non sapeva che fare, ma si avvicinò, come una mosca alla tela del ragno,
-:Dimmi la verità, ti piace ciò che vedi?:-
il suo seno era a pochi centimetri dal suo viso, si lasciò andare e ormai concupito dalle sue grazie, le posò la mano sulla coscia nuda.
Silvia, chiusa nel bagno con il compagno della cugina, stava pulendo il pantalone di Francesco, notando il grosso rigonfiamento, abbassò la lampo e come un animale a caccia, tirò fuori il cazzo già duro. Francesco, sorrise, lei non fosse niente, aprì la bocca e cominciò un lento ma sagace pompino, un antipasto, pregustando ciò che sarebbe successo.
-: Birichino!:-
esclamò Clara, la mano di Luca, era già scivolata sulla coscia, son a lambir con la punta delle dita, la sua figa, allargò le cosce, lasciando che l'uomo, ormai in preda al desiderio, saggiasse l'umidità intensa del suo desiderio.
-:Andiamo di là, ormai avrà ceduto!:-
disse Francesco, fermando Silvia,
-:Ah, è così dunque!?:-
esclamò Silvia, entrando in salotto, Luca, inginocchiato sul tappeto, stava leccando la figa di Clara, con veemente passionalità,
-:Silvia..... Io... Tu...:-
non sapeva più cosa dire,
-:Stupido, datti da fare, prima che prenda freddo!:-
gli rispose Silvia. Luca, non ci capiva più niente, ma Clara, gli venne in soccorso, mettendogli una mano sulla testa e spingendosela nuovamente tra le cosce,
-:Leccamela Luca, fammi godere!:-
non capiva cosa stava accadendo, ma il profumo intenso di Clara, della sua figa vogliosa, lo inebriarono e si lasciò travolgere. In breve sia Silvia, che Francesco, si spogliarono, Luca, sgranò gli occhi, mettendosi cavalcioni su sua cugina, si stava facendo leccare la figa e nel frattempo stava succhiando il cazzo duro di Francesco. Un mix di rabbia e gelosia, ma a dominare in quel momento era l'eccitazione, non aveva mai visto sua moglie, così disinvolta, così troia. Ricominciò a leccar la figa della cugina, con passione, suggendo il succo del suo piacere con bramosia.
-:Dai Luca, adesso sbattiglielo dentro, scoparla!:-
ordinò Silvia, a suo marito, era eccitatissima, voleva vedere il suo uomo scopare sua cugina. Lui non se lo fece ripetere, si mise in ginocchio e affondò il cazzo duro come marmo, in quella figa fradicia e vogliosa,
-:Sei una troia Silvia, fammi vedere come lo prendi nel culo, Francesco, inculala!:-
in quella situazione, la gelosia e la rabbia, si erano trasformate in erotismo sfrenato, Silvia, si mise carponi e si allargò le chiappe con le mani, per offrire il culo al compagno di sua cugina. Francesco, non aspettava altro, desiderava quel culo sodo, da quando l'aveva vista nuda la volta prima, la inculò senza riguardo, con forza, spingerglielo tutto sino in fondo in un colpo solo, Silvia, gemette rauca,
-:Sfondala, Sfondala il culo!:-
ruggì Clara, mentre Luca, continuava a scoparla con foga. La sintonia che c'era tra loro, era una cosa così naturale, che sembravano una cosa sola. Eccitatissima Silvia, voleva che la scopassero assieme, voleva che Luca, la scopasse in figa, mentre Francesco, che era più dotato, continuasse a sfondarle il culo. Fece sdraiare suo marito, montandogli addosso assatanata, quindi sua cugina le allargò le chiappe e guidò il cazzo duro del suo compagno, dritto sulbuco del culo
Francesco la inculò brutalmente, ruggì rauco il suo piacere .... finalmente quel fuoco, quella veemenza capace di farle perdere la testa. Luca. Suo marito la baciava con desiderio, quel fuoco che, dopo tanti anni si era spento per monotonia, era stato riacceso,
-:Ti piace farti sfondare tutta... sei proprio una troia!:-
ruggì sua cugina, stava godendo come un'indemoniata. Cambiarono posizione, ora era Clara, a farsi inculare da Luca, mentre Francesco, le riempiva la figa, si baciavano lascive, possedendo i due uomini ingordamente. Silvia, cominciò a succhiare avidamente il cazzo di Francesco, imitata dalla cugina, che leccava e succhiava quello di suo marito, avide, affamate, sino a che i due uomini, ormai allo stremo, vennero copiosamente nelle loro fauci voraci. Soddisfatte ma non paghe, si baciarono, scambiandosi laidamente la sborra dei loro compagni. Mentre con le mani si accarezzavano in un vizioso groviglio di piacere saffico. Silvia, aveva ottenuto, ciò che desiderava, una notte di sesso sfrenato, ma non le bastava più, mentre baciava il seno, i capezzoli, le labbra e la figa di sua cugina, sapeva che non avrebbe più rinunciato a lei e che presto avrebbe voluto di più...
2 commenti:
Molto Bello...una creatività... una fantasia...immortali...
Davvero l'ultimo racconto... spero che la vita di questa splendida donna sia stata ricca come le emozioni che mi ha regalato con i suoi racconti.
Mi mancherà la sua vena creativa...
Grazie Letizia... ovunque tu sia spero tu ora sia felice...
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