giovedì 25 maggio 2023

E VENNERO TUTTI FELICI E GAUDENTI: CENERENTOLA


La storia immortale di Cenerentola è veramente un classico del genere fiabesco. Secondo degli studi fatti è la fiaba più rivisitata al mondo e forse anche quella più amata, soprattutto dalle bambine. Tralasciando tutte le questioni femministe sul ruolo, spesso definito, troppo passivo della protagonista, resta comunque una delle più belle e riuscite dell'immaginario fiabesco. La sua protagonista e l'intreccio hanno fatto sognare generazioni su generazioni e sono stati appunto rivisti, reinterpretati in numerosi e diversi film, romanzi, fumetti, serie tv, opere liriche, musical e spettacoli vari. Ovviamente non potevano mancare anche le rivisitazioni in chiave erotica o pornografica sia per il cinema che per la narrativa o i fumetti. In alcune di queste "riscritture" Cenerentola ha assunto anche un carattere più ribelle, dominante o malizioso a seconda dei casi. L'origine della fiaba invece si perde nella storia della tradizione orale, parrebbe un'antichissima leggenda egiziana, ma alcuni sostengono che la primissima Cenerentola sia cinese.
Appurato invece, senza ombra di dubbio, che la prima forma "scritta" di Cenerentola sia italianissima, anzi napoletana.
Il solito geniale Giambattista Basile infatti con la sua Gatta Cenerentola, contenuta nella raccolta Il Cunto de li Cunti, per la prima volta pubblica nel 1634. la fiaba di questa ragazzina orfana di madre, molto bella. ma in conflitto con la crudele matrigna e le antipatiche sorellastre, che alla fine però riesce a diventare regina. La versione di Basile è assolutamente un racconto per adulti ed è molto più cruda e maliziosa rispetto a quella che poi verrà rielaborata dal francese Charles Perrault nella seconda metà del XVII secolo. Perrault la trasformò in una fiaba quasi "morale" e molto romantica, pensata per le giovani fanciulle. Nella Gatta Cenerentola invece la protagonista ha molti meno scrupoli e la sua indole non è così pura; uccide persino la matrigna cattiva su suggerimento della sua maestra, che poi diventerà la nuova matrigna e sarà ancor più infida e crudele della prima, portandosi con se le arpie delle sue figlie, che sono ben sei, avute da precedenti matrimoni...
Insomma una tipa che si è data molto da fare , questa seconda matrigna e che sa usare il suo fascino seduttivo e sesso per ottenere quello che vuole, anche con la stessa Cenerentola, oltre che con il padre, plagiandoli e manovrandoli entrambi.
Per chi non lo sapesse, in questa versione la figura paterna non muore, ma rimane di fatto succube della sua nuova famiglia composta ora da sole donne, tanto da rinnegare la sua vera figlia di sangue, ridotta a fare da serva a tutti. Non c'è poi la fata madrina che aiuta Cenerentola ad andare al ballo, ma una pianta di dattero fatata che dona alla ragazza gli abiti giusti per partecipare alla festa e conquistare alla fine i favori del re.
La storia della scarpetta perduta poi è simile alle versioni che verranno dopo, lieto fine incluso. Come scrivevo Perrault ne fece poi una versione molto più romantica ed edulcorata, senza spargimento di sangue, con la fata madrina protettrice della protagonista e un lieto fine anche per la matrigna e le sorellastre (che da sei diventano due) perdonate dalla buona Cenerentola. Anni dopo i fratelli Grimm adatteranno la versione orale tedesca di Cenerentola che manterrà alcuni passaggi noir della versione di Basile, ma renderanno il finale più splatter e vendicativo per le cattive. Le sorellastre infatti prima si tagliano le ditta e i talloni dei piedi per calzare la minuscola scarpina, poi vengono accecate dagli uccellini (amici di Cenerentola) che mangiano i loro occhi. Nella versione dei Grimm poi viene ancor più sottolineato l'aspetto incestuoso della storia, lievemente accennato invece nella versione italiana. Il padre della protagonista anche nella variante tedesca non muore, ma rimasto vedovo comincia a provare un' attrazione per la giovane figlia che cresce bella al pari della defunta madre. Questa attrazione viene ovviamente respinta da Cenerentola e il padre comincia a odiarla sempre di più, si sposa poi una nuova donna e lascia che questa e le sue due figlie la schiavizzino. In epoca più moderna arriva poi
Walt Disney con il suo famosissimo lungometraggio animato, che predilige la versione di Perrault, fa morire il padre (troppo scomodo in un cartone animato per bambini), rende gli animaletti amici di Cenerentola buffi e carini ( e senza istinti omicidi!) e accentua moltissimo il carattere buono e sottomesso della protagonista. Seguono negli anni rivisitazioni sempre più aggiornate e moderne, anche pop -rock e come scrivevo anche numerose versioni erotiche e porno, sia la cinema che nei fumetti, tanto che il mitico Bruno Barbieri nel 1974 pubblica la serie Cenerentola, sperando nello stesso successo avuto da la Biancaneve di Leone Frollo, ma che dovette invece accontentarsi di 21 episodi, non avendo appunto un genio come Frollo a sorreggerla...
La versione che invece vi offriamo per la nostra personale antologica dedicata alle nuove sexy fiabe a fumetti, fa parte della collana TUFOS COMIC e vede dei disegni ispirati alla versione Disney, ma ovviamente dei contenuti porno parodistici. La protagonista è una bellissima biondina che spera di scoprire presto le gioie del sesso. Gioie che invece già ben conoscono la matrigna e le due sorellastre (che si concedono in orge di famiglia al loro stesso patrigno o al loro stalliere). L'occasione per perdere finalmente la verginità arriva con la festa di compleanno del bel principe superdotato, dove viene organizzata una vera e propria orgia reale, alla quale anche Cenerentola parteciperà grazie all'aiuto di una fatina ninfomane. Quest'ultima però, prima di spedirla al castello, le insegnerà giustamente tutto quello che c'è da sapere sul sesso in una lezione pratica dal vivo...altro che Bidibibodibibù !! 




 

3 commenti:

Yack ha detto...

👏👏👏

Anonimo ha detto...

Stupendo il fumetto, interessantissima l'introduzione. GRAZIE

Eros ha detto...

Cenerentola me la ricordavo leggermente diversa :-)
bel fumetto