Il primo racconto del nuovo anno ci arriva dalla nostra amica Clarissa ed è un pò diverso dal solito: questa volta la parte erotica è in secondo piano rispetto a quella emozionale e sentimentale ma non per questo il racconto è meno sexy ed efficace.
Grazie Clarissa!
Riempimi di te
La porta si chiude con un rumore sordo e vedo il
tuo sorriso scomparire dietro il legno massiccio. Valigia alla mano e
borsa in spalla ti ho guardato avviarti verso l’uscita e ancora una
volta non ho potuto evitare di avvertire quella malinconia sorda in
fondo alla gola. Non importa quanto tempo stai lontano da me, so che mi
mancherai in modi in cui nessun altro ha mai saputo mancarmi. Il mio
corpo ti cercherà durante la notte, allungherò un piede sotto le coperte
alla ricerca del rassicurante contatto con la tua pelle. I miei occhi
ti vedranno in tutte quelle espressioni di te che riempiono le mie
giornate.
Sospiro: “Sono proprio melodrammatica!” penso e batto la mano sulla fronte per prendendomi un po’ in giro, come faresti tu.
Mi
alzo dal divano e vado in cerca del mio tesoro nascosto. Apro l’armadio
e trovo il tuo maglione preferito, quello di lana pesante, grigio con
gli alamari e lo infilo per scaldarmi. Il tuo odore invade i miei sensi e
brividi caldi di benessere percorrono le mie gambe.
Che effetto mi
fai…e mentre ripenso al lungo bacio con il quale mi hai salutato,
un’indecente emozione si espande dalla mia pancia e sale alle guance
donandogli rossore. So cosa diresti ora, ti piacerebbe vedere che ancora
adesso, mi imbarazzo per così poco.
Avvolta dal calore e dal ricordo
del tuo corpo torno in soggiorno per regalarmi un po’ di riposo. Mi
accoccolo in un angolo del divano e mi assopisco come una gatta davanti
al fuoco.
Con il cuore che batte all’impazzata mi sveglio di
soprassalto, quando sento il rumore delle chiavi che girano nella
serratura. In una frazione di secondo ho già vagliato tutte le ipotesi
più catastrofiche ma dalla porta che si schiude appari tu, come un
sogno.
Mi guardi con l’intensità del tuo essere e molli la borsa
all’ingresso. Ti precipiti verso di me e prendendo il mio viso tra le
tue mani mi investi con un bacio affamato. Rispondo con la tua stessa
energia e avvolgo le tue spalle per dimostrati che sono
irrimediabilmente tua.
Le nostre lingue si intrecciano e le nostre
labbra incollate lottano con crescente ardore. Mugolii di eccitazione
sfuggono al mio controllo mentre le mie mani si intrufolano sotto la tua
maglietta.
Con un gesto inaspettato mi sollevi con la potenza delle
tue braccia invitandomi ad avvolgere il tuo bacino con le mie gambe. Mi
fa impazzire ogni volta il modo in cui reggi il mio corpo eccitato sopra
il tuo. Senza staccare un secondo le labbra dalle mie, ti avvicini al
muro e con decisione mi spingi contro la parete. Mi lasci andare giusto
il tempo di liberare dai pantaloni il tuo sesso gonfio e palpitante, per
poi addentrarti sotto la mia gonna e sfilarmi l’intimo già bagnato
della mia voglia.
Sto ansimando in modo caotico mentre mi guardi pieno di desiderio.
«Questi occhi infuocati, Dio quanto li amo…», mi dicono le tue labbra prima di andare in esplorazione del mio collo.
Ondeggio, ansimo e palpito.
Ti
bramo e tu godi dello spettacolo di vedermi perdere il controllo sotto
l’influsso delle tue sapienti mani. Infili due dita a tastare la mia
essenza per avere la certezza di sentirmi pronta e il tuo orgoglio si
riempie con l’umidità che trovi ad attenderti.
Continui a sorreggermi
quando con una forte spinta mi penetri e rompi anche l’ultima mia
barriera di lucidità. Brividi di piacere infiammano ogni centimetro
della mia pelle.
È il risveglio totale del corpo, è energia ancestrale che si sprigiona in ogni cellula e viene a guarire.
È amore fatto carne, è unione di pensieri e parole.
Spingi
sempre più forte e ruoti il tuo sesso incontenibile dentro la mia calda
accoglienza che lo avvolge, mentre io sono persa in uno stato di estasi
sublime.
Il respiro confuso si trasforma in grido e la forza del mio
orgasmo risuona tra le parenti di questa stanza che gira. Giusto il
tempo di godere della soddisfazione della tua donna e poi sei tu a
raggiungere il culmine con un’espressione animale di bellezza
indescrivibile.
Rimaniamo incollati l’uno all’altra per il tempo necessario a riportare i nostri respiri alla normalità.
Un bacio dolce e morbido ci restituisce alla realtà mentre una liquida emozione scivola lungo la mia guancia.
«Perché sei tornato indietro? – ti chiedo in un sussurro.»
«Perché prima di partire, avevo bisogno di riempirmi di te.>>
2 commenti:
Descrizione credibile e sincera dell'eros femminile.
bel racconto
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