Non sono cattiva.
Ma amo sottomettere un maschio sotto i miei piedi e togliergli l’orgoglio.
Finalmente avevo trovato qualcuno per soddisfare il mio volere: il mio bel vicino di casa.
Oramai non gli permettevo più nulla: gli era permesso solo uscire per andare al lavoro e fare la spesa.
Per il resto passava il suo tempo in casa mia nudo e legato.
Se ricevevo le viste di qualche amica o amante lo rinchiudevo in lavanderia o lo rimandavo nel suo appartamento.
Dopo avere tanto desiderato uno schiavo che mi adorasse ero finalmente appagata.
Quella settimana ero stata costretta a lavorare da casa in smart working a causa dell’alto numero di contagi tra i colleghi.
Lavorare da casa non mi piaceva; mi mancava il contatto umano con le altre persone.
Tutte quelle riunioni da remoto mi affaticavano la vista e mi facevano venire un gran mal di testa.
Quella sera dopo una call serale con un cliente degli Stati uniti finita verso mezzanotte ero sulla sedia del mio studio nervosa ed affaticata.
Il mio schiavo era sulla porta in attesa di ordini. Mi fissava.
Iniziai ad accavallare le gambe e scoprirmi. Ebbi una idea.
“Non mi hai mai leccato i piedi sai?” dissi
“No..non l’ho mai fatto”
“Allora muoviti e fallo!!”
Si mise in ginocchio e prese un piede in mano. Dopo un po' di esitazione cominciò a baciarmi un piede timidamente.
“Senti bastardo ho detto di leccarli non di baciarli!”
Lo schiavo ubbidì. Inizio a leccare uno dei piedi mentre con l’altro piede iniziai a toccargli il cazzo che era già bello svettante.
La sua lingua passava sulle mie dita. Era eccitante! Non pensavo!
Mentre mi succhiava le dita cominciai a bagnarmi.
“Dai muoviti! Leccami la figa!”
Mi tolsi subito la gonna rimanendo in mutandine.
La sua lingua si gettò sugli slip.. fradici delle sue leccate e dei miei umori.
Era bravissimo ad usare la lingua! Spostai le mutandine per farmi leccare meglio.
Lo schiavo leccò le grandi labbra, le piccole, il clito. Poi mi penetrò con la lingua provocandomi un violento orgasmo che gli esplose in viso.
“Oh dio.. sei bravo…. Sei bravo…. Dai leccami anche il culo”
La sua lingua iniziò a girare intorno al mio buchetto per poi entrarci dentro...
Iniziai a masturbarmi furiosamente. La mia figa era di nuovo fradicia.
Lo schiavo iniziò a passare dal culo alla figa, dalla figa al culo.
Quando mi succhiò il clitoride gli venni ancora in bocca!
Il suo cazzo era duro e lungo. Per un attimo pensai di scoparmelo ma non potevo cedere.
“Oggi non puoi godere! Inginocchiati”
Lo schiavo obbedì e io corsi a legarlo con le mani dietro la schiena.
“Ora sdraiati!”
Mi misi sulle ginocchia sopra la sua faccia e iniziai a masturbarmi sopra di lui.
Sentivo la sua umiliazione mentre mi masturbavo e lui non poteva toccarmi. D’altra parte era solo un giocattolo sessuale.
Mi dimenai sempre di più fino a venire ancora.
“Puliscimi bene!”
Iniziò a pulirmi con lingua. Dopo tre orgasmi non sentivo più nulla. Solo gioia per avere trovato uno schiavo così.
Lo slegai. “ora vai a farti una doccia. Con la porta aperta oppure ti fai subito una sega!”
Lo schiavo obbedì. Quando tornò lo legai nuovamente per impedirgli di masturbarsi.
“Stasera puoi dormire ai piedi del mio letto. Sei stato bravo. Forse domani ti lascerò venire ma ora dormi”
Mi addormentai subito.
Mi svegliai la mattina dopo. Lo schiavo dormiva ai piedi del letto. Non potei fare a meno di guardare il suo bel fisico completamente nudo.
Proprio vero che i maschi fighi stanno bene nudi pensai.
I miei pensieri lascivi furono interrotti da una serie di notifiche Whatsapp.
Erano messaggi di Alex, mio amante ufficiale e collega di lavoro.
“Cinzia ho dimenticato a casa tua il fascicolo del cliente Laretic. Mi serve stamattina. Corro a casa tua a prenderlo”
Oh no! Alex non sapeva ancora nulla dello schiavo! Non avevo ancora pensato a come fargli digerire la novità.
Il campanello di casa suono! Qualcuno aveva lasciato la porta del palazzo aperta ed Alex era già salito.
Svegliai lo schiavo a calci!
“Muoviti corri a nasconderti in lavanderia senza farti scoprire”
Mi tolsi il pigiama rimanendo in mutande e corsi ad aprire.
“Arrivo!”
Alex non fece tempo ad entrare che lo baciai.
Conosco i miei polli e specialmente questo pollo! Alex rispose al bacio con fervore e vedendomi in mutandine e reggiseno cominciò a toccarmi ovunque.
“mmm Cinzia sei figa…”
Alex mi infilò la mano negli slip mentre continuava a baciarmi.
Mi lasciai andare completamente godendo della sua lingua e della sua mano.
“Dai scopami… ho voglia del tuo cazzone!”
Alex mi gettò nel divano. Con la coda dell’occhio guardai la camera da letto sperando che lo schiavo non facesse cavolate....
Alex si mise sopra di me e dopo essersi abbassato i pantaloni infilò il suo cazzo dentro di me e iniziò a scoparmi con foga...
Gli feci sentire le mie unghie sul culo per incitarlo a sbattermi ancora di più.
Non fu una scopata lunga ma fu molto intensa!
Ebbi un orgasmo prima che Alex mi venisse dentro riempiendomi!
“Cazzo Cinzia hai sempre voglia di scopare! Sei una troia irresistibile!”
“Muoviti! Prendi il fascicolo e va dal cliente! Non vorrai arrivare tardi vero?” risposi subito.
Alex corse via dopo essersi rapidamente riassettato.
Pericolo scampato! Il mio segreto era al sicuro ma avevo rischiato troppo.
Tornai dallo schiavo e mi feci preparare la colazione.
“Non vai al lavoro oggi?” gli dissi
“Ho preso ferie per questa mattina. Devo
andare dal dentista”
“Allora metti a posto la cucine mentre mi cambio”
Andai in camera a vestirmi. Come al solito scelsi un vestito che avrebbe messo evidenza le mie gambe ossia la parte del mio corpo che più mi piaceva e che faceva impazzire i miei amanti.
Mentre mi infilavo le collant mi accorsi di essere osservata.
“mi stai spiando?”
“no volevo solo sapere dove mettere i biscotti”rispose lo schiavo
“biscotti..altro che biscotti.. tu mi stavi guardando il culo! Vieni qui!”
Lo legai subito ai piedi del letto.
Aveva già il cazzo in erezione. Era proprio un bel manzo.
Mi abbassai e cominciai a massaggiargli le palle alternando il massaggio a degli schiaffi sul cazzo. Dovevo stare bene attenta o sarebbe venuto subito.
Quando ebbe il cazzo bello duro mi tolsi le mutandine e gli misi la figa davanti alla faccia.
“dai..fai onore alla tua padrona”
Lo schiavo si getto furiosamente sulla mia figa leccandola con furia.
La sua lingua era una favola. Seguiva i movimenti del mio culo e del mio bacino.
Più mi leccava più mi bagnavo.
Mi resi conto che bloccargli le mani era un errore.
Lo slegai e mi gettai sul letto
“leccami la figa e anche il culo come sai fare! Fammi contenta e ti farò godere!”
Lo schiavo appoggiò le mani alle mie cosce aperte e si mise di nuovo al lavoro.
Era un gran leccatore. Era difficile trovare in un uomo tanta varietà di modo nel leccare una figa.
Alternava leccate lunghe e lenti a leccate veloci alle grandi labbra e succhiava il clito senza mai essere stanco.
Beveva i miei umori e quando la sua lingua mi penetrava figa o culo era come un serpente impazzito.
Adoro farmi leccare tra le gambe e lo schiavo mi stava facendo impazzire.
Non so per quanto continuai ma venni travolta da più orgasmi.
Non volevo mai smettere ogni volta che godevo era meglio di quella precedente.
Mi fermai quando ero stremata e pensai che avrei voluto scoparlo ma non era ancora il momento.
“muoviti! Fatti una sega e sborrami sulle calze”
Lo schiavo non si fece pregare. Si mise in ginocchio e comincio a segarsi furiosamente.
Insinuai un piede e la caviglia sotto i suoi testicoli e cominciai ad aiutarlo nella masturbazione.
Un getto violento e copioso di sperma mi imbrattò le calze dopo pochi minuti.
Il mio schiavo aveva avuto la sua ricompensa.
“ora scordati di godere più per un bel pezzo! Muoviti asciugami tutta”
Il mio schiavo iniziò pazientemente a ripulirmi dai miei stessi orgasmi quando di nuovo fui interrotta dalle notifiche whatsapp.
Stavolta era la mia amica Viola
“Cinzia devo parlarti seriamente di Alex!”
1 commento:
Sœur, ce Séjour en enfer avec vous, est le plus torturant et extatique que l'on peut éprouver : la conjugaison de l'asphyxie et d'orgasme.
Merci.
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