Continua e si conclude il racconto della bravissima Jay Indaco iniziato la settimana scorsa.
In tale occasione ho tralasciato di dirvi che tutto ciò che Jay scrive è reale e le è accaduto!
Esorto quindi Jay a farci conoscere ancora le sue esperienze!
Donato
La settimana seguente la nostro primo incontro passa abbastanza veloce. Il lavoro e la routine fanno trascorrere i giorni e le ore in maniera costante. Qualche telefonata e qualche messaggio per sapere come stiamo e concordare il prossimo appuntamento che entrambi desideriamo. E arriva il giorno stabilito... Finalmente lo rivedo. Finalmente posso assaporare di nuovo un suo bacio, le sue mani su di me e dentro di me. I suoi occhi. Ci incontriamo in un hotel in periferia. "Ti aspetto al bar. La camera è gia pronta" Al mio arrivo lui è seduto al tavolino. Io un po impacciata non so come baciarlo e se posso. Ma lui non mi fa nemmeno finire il pensiero. "Cosa aspetti a baciarmi come si deve?" E lo bacio. Finalmente! Mangiamo un toast e chiacchieriamo dei nostri casini esterni e di quello che vogliamo. Di quello che desideriamo. Io, fondamentalmente timida, mi vergogno di parlare apertamente di me e lui lo percepisce. "Guardami negli occhi quando mi parli!" Un ordine, che cerco di eseguire. Ma molto male! Quando arriviamo in camera capisco che lui ci è stato prima di me e ha preparato con cura tutto. Sulla scrivania sono disposti un frustino, un gatto a nove code, un collare (dio quanto amo i collari) e il relativo guinzaglio. Mi inebria tutto questo!!! Le corde sono sigillate. Sono per me. Niente corde la prima volta. È una regola che mi sono imposta nel corso degli anni. Devo capire come mi scopa. Se rispetta i miei limiti. Se non mi fa del male. "Spogliati" "Devo fare pipi!" "La puoi fare, nuda, in piedi, con la porta aperta mentre ti guardo" Eseguo il suo ordine. Lui sulla porta mi osserva. Io mi sento molto in imbarazzo e a lui piace. Mi asciuga con cura poi mi riporta in camera e inizia a spogliarsi lui. Lo osservo. Mi piace quello che vedo quando scendono gli slip. E già lo immagino ancora più eretto. Dentro la mia figa. Si avvicina. Mi bacia. "Gambe aperte. Le mani sopra la testa" Mi accarezza, mi bacia un pò ovunque e poi mi porta sotto la doccia. Mi lava con cura. E poi si lava lui. Mi metto il collare... Mi piace come mi sta! Lui mi mette il guinzaglio. Mi trascina sul letto. E li succede. Succede che vengo scopata a dovere. Sono scopata in bocca, nella figa, in ogni posizione. Scopata con possessione, scopata con devozione per il mio piacere. Essere il suo oggetto sessuale, del quale lui può farne ciò che vuole mi provoca numerosi orgasmi. Da lasciarmi spesso senza fiato. "Ti piace come ti scopo?" "Si... Oddio, si!!! Mi piace tantissimo!!!" "Conta i tuoi orgasmi" Ma io ovviamente non riesco. Mi perdo. Ogni orgasmo mi porta in un mondo sconosciuto. Mi abbandono al piacere estremo. Non mi accorgo di nulla, nemmeno della signora delle pulizie che per sbaglio è entrata in camera! Il mondo può cadere, non mi interessa. Mi interessa solo il mio piacere. Lui, invece, li conta. Il letto ormai è una palude! E io me voglio ancora. Sono stremata ma ne voglio ancora. Mentre scopiamo parliamo. E mentre parliamo io continuo a venire. Ci baciamo, mi sculaccia forte, mi lascia anche mettermi sopra di lui. E continua a scoparmi. Lui viene due volte. Una sopra la mia pancia e una dentro la mia bocca. Vorrei non finisse mai... È tardi. Io devo tornare alla mia vita e lui anche. Vuole il mio perizoma nero. Che gli lascio. Gli chiedo "ti va di rivedermi?" "Non hai capito... Ormai sei roba mia!!!" Esco da quella camera svuotata, ma dopo tanto tempo completamente appagata. "Ci rivedremo presto mia schiava" "Non vedo l'ora Padrone" E ritorno piano piano nella mia maschera, nei miei panni di donna equilibrata. Ma la mente è rimasta li con lui. Su quel letto. In quella stanza. Voglio di nuovo sentirmi sua. Al più presto...
2 commenti:
bello e coinvolgente !
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