Torna con noi la misteriosa Beleth che ci fa leggere la seconda parte del suo racconto del tutto reale.
Ancora una volta un punto di vista interessante offerto da una donna con una personalità davvero interessante.
Donato
"Mangiamo sushi assieme dottor D.?"
"Si, ok"
"Ma non useremo il tavolo... Ti farò io da tavolo, se ti va."
"Non l'ho mai fatto. Certo che mi va! Dovrai spiegarmi le regole però!"
"Oh, è semplice. Mi apparecchi, non potrai usare le posate né le mani, e, se ti va, dovrai sfamare anche me"
"Quindi devo sfamarti? Mi piace. Ma non so se sarò in grado di mangiare con te nuda sdraiata nel mio letto."
E così ci organizziamo per una serata.
Non pensavo che sarebbe arrivato nuovamente un invito.
Dopo la prima volta mi aveva ignorata abbastanza. Mai una telefonata. Mai. Solo qualche messaggio sporadico e monosillabico. Mi aveva abbastanza indispettita essere ignorata, e mi aveva convinta che la serata precedente passata assieme non gli fosse piaciuta.
Ma, forse, sono io abituata troppo bene. Ricercata costantemente, viziata e venerata nel mio mondo BDSM.
Nonostante questo comportamento assolutamente fuori da ogni schema per me, frustrante e criptico, decido di vedere cosa sarebbe accaduto e guardarlo negli occhi per cercare di leggerlo un pochino. Inoltre, avendogli raccontato qualcosina (ina-ina) del mio demone, non ha fatto domande, ne mostrato la minima curiosità in merito. Mai successo con nessun uomo vanilla... Mai! Quindi assolutamente, da buona sapiosessuale perversa, dovevo indagare questa mente così strana e così particolare.
Non lo rivedevo per il bisogno di scopare, no, ma il mio ego era ferito da questo anomalo atteggiamento nei miei confronti. Dovevo rimediare, rivederlo e capire.
Emozionata come un bimbo alle giostre con lo zucchero filato, arrivo a casa sua all'orario stabilito. Mi aspetta sulla porta. Entro, mi sbaciucchia (partiamo malissimo cazzo) e poso le mie cose.
Vado in cucina a sbirciare la cena e noto che aspettava il mio arrivo. Le fragole sul mobile della cucina sono pulite e messe ordinatamente in un piatto. Il sushi comprato fresco, ordinato e pronto. Appoggio sul tavolo la bottiglia di prosecco superiore che avevo portato e me lo ritrovo appiccicato addosso. La sua erezione premeva contro il mio sedere, la sua lingua sul mio collo, le sue mani che esplorano il mio corpo. Mi giro e finalmente mi bacia come si deve.
Era già eccitato. Lo vedo. Lo sento. Il suo cazzo eretto premeva contro di me, contro le mie gambe, la mia figa... Dovevo assolutamente tenere le mani distante da quella tentazione. Volevo farlo aspettare...
Prendiamo la cena e ci dirigiamo in camera.
Mi fa sdraiare, mi spoglia completamente, e inizia ad adagiare i pezzi di sushi sulla mia pancia. Sui miei seni, sulla mia figa, sulle mie anche.
"Ora ferma. Mi spoglio anche io"
E come avevo già avuto modo di apprezzare pochi istanti prima il suo cazzo era lì, eretto per me. Solo la vista mi ha fatta bagnare... Poi si sdraia sopra di me, afferra un pezzo di nigiri e se lo mette in bocca. Baciandoci ne mangiamo metà a testa.
Che roba sublime mescolare insieme due piaceri. Godere di due peccati capitali come la gola e la lussuria contemporaneamente è una cosa che ti riempie i sensi, la mente ed eccita in modo particolare. Pazienza se andrò all'inferno, ci penserò poi...
Mi apre le gambe, sono un lago, e il secondo pezzo lo intinge nei miei umori per poi mettermelo in bocca e baciarmi come poco prima. Nel mentre mi penetra. E mentre mi scopa ci nutriamo. Il riso del sushi è ovunque. Nei capelli, sul letto sui nostri corpi. Ma non ci importa. Il bello di due anime che godono è che in quel momento li c'è solo il godimento reciproco.
"Ho sete dottore"
Si sfila prende del vino nella sua bocca e piano piano lo fa colare dentro la mia. Poi riprende da dove aveva interrotto.
Per quanto io mi sia trattenuta per non bagnare come mio solito ovunque non ce la faccio più, e vengo abbondantemente. Sento un gemito di soddisfazione provenire da lui.
"Mi piace quando ti sento e vedo venire. Devi venire ancora, e ancora, ancora..."
Continuiamo così, a scoparci, mangiare, parlare, scoparci e mangiare...
Ci soddisfiamo a vicenda. Sia a livello dello stomaco che a livello sessuale.
Io, mai sazia in realtà, ne vorrei ancora, ma la serata è giunta al termine.
Scopro, parlando, che in realtà gli piaccio, gode di me e con me, semplicemte è essenziale, con poche cerimonie e poco, molto poco, espansivo.
Ci salutiamo e ci prenotiamo per un altra serata.
Ma, è passata più di una settimana e il suo atteggiamento è sempre lo stesso. Messaggini davvero insulsi, sporadici e brevissimi. Figuriamoci una telefonata!!
Mi si pone una domanda quindi... Voglio essere una figa a chiamata? Una di quelle che scorri in rubrica e chiami quando hai voglia di scopare? Io?? Una slave viziata e rompicoglioni? Una donna venerata da sempre, ricercata e che potrebbe avere un uomo diverso a sera se lo volesse?
Non l'ho mai fatto in effetti... Potrebbe essere la nascita di una nuova perversione! Non lo so... Ci penserò!
1 commento:
interessante e eccitante personalità Beleth !
bello , resto in attesa di nuove perversioni
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