giovedì 14 settembre 2023

E VENNERO TUTTI FELICI E GAUDENTI: LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO e I MALEFICI



Stavolta per la nostra personale antologica dedicata alle nuove sexy fiabe a fumetti, non abbiamo un episodio della serie Tofus, ma dei piccoli fumetti, scovati navigando in rete, ispirati alla celebre fiaba de "La Bella Addormentata nel bosco". 

La vedrete in varie versioni, tutte molto intriganti e sexy, la prima più spiritosa e simile alla versione disneyana come disegni, le ultime due invece si intitolano I MALEFICI perché sono più concentrati sulle figure di Malefica (ovviamente) la fata malvagia "deux ex machina" di tutta la fiaba, e sul bel principe Filippo che si dimostra alquanto malefico pure lui e non proprio il classico romantico principe azzurro delle fiabe. Sulle figure di questi comprimari apriamo subito una parentesi prima di passare ad analizzare, come sempre, le origini della fiaba originale: Malefica la conosciamo, soprattutto grazie al film Disney, è stata uno dei primi villian veramente magici e forti della scuderia Disney. Il suo nome, le sue fattezze, sono tutte made in USA, basate sul personaggio della fata cattiva preso dall'antica fiaba, ma poi sviluppato dandole connotazioni e un carattere ben più preciso e se vogliamo dirompente. Nel cartone animato prende quasi il sopravvento in molti punti, rubando la scena all'eroina principale, molto più di quello che anni prima già fece la matrigna cattiva e strega di Biancaneve. Malefica è proprio un demone mefistofelico che sembra spuntato dall'inferno, non è bella e vanesia, come la regina di Biancaneve, ma ha sicuramente un fascino da mistress fetish esaltato poi dalla versione live action Maleficent (prodotto sempre dalla Disney nel 2014) dove è interpretata da una vera sex symbol Angiolina Jolie e dove le viene dato modo anche di riscattarsi dimostrando di non essere cosi malefica come sembra. Sicuramente è uno di quei personaggi che ispira di più fantasie porno ai creativi dell'erotico. Anche nei fumetti che seguono la sua carica sessuale viene fuori molto bene. Come d'ispirazione è il principe Filippo, anch'esso invenzione disney perché nell'originale il principe non ha nome, arriva verso il finale e come vedremo dopo, nell'analisi delle origini, non era neanche un giovane principe, ma un re più maturo come età.... Comunque il Filippo della Disney, rispetto ai suoi colleghi principi precedenti (che sembravano tutti dei damerini un po' mezzi imbambolati) si dimostra anche nel cartone animato piuttosto birichino e intraprendente. Ad esempio  spia malizioso Aurora, che nel bosco gioca con gli animaletti sognando di ballare con un bel ragazzo e appena lei è distratta si intrufola in quel suo gioco proponendo alla principessina un nuovo "gioco di ruolo"... Ora, nel film è tutto ovviamente scherzoso e romantico, ma se ci pensate bene per quei tempi in un film per bambini, un pizzico di malizia nascosta c'era...Non per nulla sia Filippo che Flynn di Rapunzel sono stati giudicati  dalle fan i due tendenziali "bad boy camuffati da eroi", più sexy dei maschi delle fiabe Disney. 

Rispetto sia a Biancaneve che a Cenerentola, La Bella Addormentata, come film di animazione, giunge più tardi al cinema, nel 1959, quasi all'alba degli anni '60, le figure del principe, ma anche della principessa avevano quell'alone malizioso e ribelle in più rispetto alle più "passive" figure di innamorati delle precedenti fiabe. Nei fumetti che seguono infatti vedrete sia la bella Aurora che il superdotato Filippo darsi molto da fare senza perdersi in inutili e smielati romanticismi. Tornando invece alla nostra solita analisi delle origini fiabesche "La Bella Addormentata", nella versione più conosciuta e tramandata, è una rielaborazione delle versioni prima di Charles Perrault e poi dei soliti Fratelli Grimm. Le due versioni tra loro differiscono dal finale e dal titolo della fiaba. In quella francese di Perrault, la vicenda continua anche dopo il risveglio della principessa, ci sono elementi più macabri e noir e c'è l'ambientazione del bosco, o meglio una fitta vegetazione che cresce all'interno del castello incantato e addormentato insieme alla protagonista. Quella dei  Grimm è intitolata Rosaspina, dal nome della principessa, e si conclude in maniera più semplice e lieta con il suo risveglio e l'incantesimo spezzato della strega. La versione Grimm divenne poi quella più popolare oltre i confini europei e di fatto adottata, con le dovute modifiche, dal film diseyano. Entrambe le versioni però si ispiravano a una storia ben più antica, piena di particolari adulti, sessuali, molto macabri...di chi? Ma del solito genio italiano e mai troppo ringraziato e citato: Gianbattista Basile. Fu lui il primo, nel 1634, a trascrivere il racconto (basato su una leggenda popolare orale) intitolato "Sole, Luna e Talia" (inserito poi nel suo romanzo e raccolta di fiabe "Pantemerone il Racconto dei racconti").  Nella versione di Basile la storia è molto più lunga, avvincente, articolata. Sembra quasi una mini saga piena anche di colpi di scena, intrighi, vendette e...stupri!  Già perché la principessa dormiente, Talia, non si sveglia col bacio del vero amore: Un re più maturo, già sposato e con famiglia, durante una battuta di caccia entra nel castello dove giace la fanciullina e eccitato da tanta bellezza adolescenziale e virginale li inerme e a sua completa disposizione, pensa bene di approfittarsene penetrandola non solo una volta, ma più volte...In fondo quella dorme, non protesta e non gli crea poi casini in famiglia. Fin quando però in uno dei tanti assalti, alla fine la giovanissima Talia rimane incinta e partorendo ben due gemelli chiamati Sole e Luna, poi si risveglia! Di fatto l'italiana Talia, non è vittima del maleficio di una fata non invitata al suo battesimo, come le corrispettive francesi e tedesche, ma di una profezia che incombe sulla famiglia reale. Non c'è quindi la cattiva della situazione a guastare la vita a tutti. La cattiva, nella fiaba italiana, arriverà dopo, una volta che Talia si sveglia e indovinate chi è? La moglie "cornuta" del Re porcellone e inseminatore seriale! Questa, scoperto il tradimento del marito, fa rapire i gemelli di Talia, ordina di ucciderli e darli in pasto al marito fingendo che siano dei coscetti di capretto!! Il re apprezza la carne tenera, in una scena di puro cannibalismo che neanche nei più macabri film degli anni '70, ma poi sospetta l'inganno e sconvolto nell'aver divorato i propri figli abbandona il castello e sua moglie. Questa furiosa più che mai ordina che Talia venga bruciata sul rogo, ma prima che si compia l'irreparabile il re torna, il cuoco di corte rivela che quelli che aveva cucinato erano dei veri capretti e non dei bambini (che invece ha salvato e protetto portandoseli a casa con lui) e Talia viene liberata, mentre la cornuta inferocita viene buttata lei nel rogo preparato per la rivale. Talia si sposa il re, diventa regina e vive felice con i suoi gemelli. Tanti erano i temi scottanti e morbosi della storia di Basile:  la deflorazione, la lussuria, il sesso non consensuale, il tradimento coniugale, la vendetta, il cannibalismo, l'omicidio....Tutti temi poi censurati nelle versioni che seguirono, fatti convergere nella figura, prima anonima ,della vecchia fata rancorosa, poi tramutata dal balletto di Tchaikovsky nella strega Carabosse (interessante personaggio della tradizione francese inventato dalla scrittrice  Marie-Catherine d’Aulnoy, come simbolo della fata invecchiata nel rancore, invidia e non accettazione del tempo che passa, presente in molte fiabe dell'autrice, quasi a fare da cross-over) e infine in Malefica dalla Disney. Notare che comunque sia, in tutte le versioni sia antiche o più moderne, il male viene incarnato in una donna, mentre l'uomo alla fine anche se fa i suoi porci comodi senza neanche chiedere permesso alla fine ci passa sempre da eroe. Lungi da me fare l'apologia del politicamente corretto di oggi, che crea polemiche esagerate e tentativi di revisione anche su un rubato bacio innocente simbolo per alcuni invece di molestia. Però è innegabile che culturalmente dalla notte dei tempi la figura femminile sia stata massacrata o demonizzata di più rispetto a quella maschile anche perché poi anche questi scrittori di fiabe erano tutti uomini. Le bellissime fiabe scritte da donne come quelle francesi della già citata d'Aulnoy (che vi consiglio di leggere e cercare) sono state ostacolate e poco tramandate oltre i loro confini, eppure al contrario di quelle dei tanto acclamati Perrault e Grimm (che alla fine, diciamocelo, copiavano, trascrivevano e spesso censuravano fiabe già esistenti non dettate dalla loro fantasia) le scrittrici donne scrivevano racconti fantasy originali, inediti come poi a suo modo fece Andersen in Danimarca. Queste fiabe di autrici donne, tra le quali l'unica più famosa è la "Bella e la Bestia" (di  Madam Gabielle de Villeneuve ) hanno eroine molto meno "spente" e passive, ma non per questo sono meno femminili, romantiche o sensuali. C'è solo più equilibrio, meno misoginia e patriarcato nella narrazione e i cattivi non sono solo donne, brutte megere o sorellastre invidiose, ma anche uomini, come è giusto che sia. Però adesso non andiamo troppo fuori tema: Le fiabe sono fiabe ed è bello che siano così, racconti antichi, di mondi lontani magici e immaginati che poi nel tempo si sono aggiornate e adattate ai gusti e alle sensibilità. Inutile far polemiche sia nell'uno che nell'altro senso. Le versioni cambiano sempre, come queste versioni zozze, pensate per eccitare chi ama questo genere. Se qualcosa non piace non la si guarda, credo sia il modo migliore per far valere il proprio libero pensiero senza prevaricare quello altrui. Detto ciò, noi porcellone e porcelloni adesso  non ci poniamo troppi problemi morali e di correttezza e ci divertiamo a vedere  la maliziosa Aurora alle prese con situazioni più porcelle che mai! Se poi  avete gradito questo mio lungo excursus sulle origini fiabesche fatemelo sapere nei commenti ,così anche se vi ha annoiato o la pensate in maniera totalmente diversa dalla mia...Ci piace confrontarci e discutere oltre che eccitarsi un po' con i fumetti e i racconti...il blog serve anche a questo!















6 commenti:

Eros ha detto...

per rimanere in tema delle favole posso dire che sono racconti favolosi : )
grazie mille per l ' esauriente prefazione : )

Tippy ha detto...

Grazie Eros! Per ora di queste sexy fiabe proposte qual'è la tua preferita?

Anonimo ha detto...

la dotta e copiosa ma spumeggiante presentazione è in linea con l'esuberante terzetto di veri maiali ottimamente condotto dalla Malefica regina...sborrare si deve, per quanto lo stile grafico non è fra i miei preferiti. Zippo

Anonimo ha detto...

Complimenti,molto sexual and sensual

Eros ha detto...

ciao Tippy delle tutte e tre la seconda e la terza per i miei lati S/M e la prima per la furba finta addormentata

Rick ha detto...

Che meraviglia, la tavola 6 poi è favolosa.