Torna la misteriosa Beleth e ci narra il seguito delle avventure già presentate ad aprile e luglio dello scorso anno.
La relazione di Beleth con il suo amante vanilla termina con il racconto odierno che è sempre ricco di riflessioni interessanti e non banali.
Grazie a Beleth per averci narrato una parte di sè che è del tutto autentica.
Donato
Lo sapevo che la storia con Dottor D. Sarebbe finita. Certo, speravo di divertirmi ancora un po', ma per farlo bisogna desiderarlo in due...
"Mi spiace. Non provo nulla per te, e quindi non riesco solo a scoparti
" Mentre mi diceva queste cose pensavo "Dio, ti ringrazio. Avessi solo sospettato che iniziavi a provare qualcosa per me sarei scappata a 8mila chilometri di distanza!
" Ma non l'ho detto... O meglio, solo la prima parte.
I vanilla non capiscono e nemmeno cercano di farlo, come si possa scopare benissimo con una persona senza per forza metterci di mezzo il cazzo di Amore. Basta avere rispetto, tenerci e stare bene con una persona per farci dell'ottimo sesso. Davvero non capirò mai questa visione così poco aperta delle relazioni... Pazienza! Non comprendo, ma accetto!
Rimarranno nei miei ricordi delle scopate davvero soddisfacenti. I miei demoni non venivano sfamati, lo so, per quelli c'è e ci sarà per sempre il mio Dom, Mio Amore oscuro, ma Lui soddisfava la mia voglia di cazzo. Il mio desiderio di sesso fatto a fauci spalancate e con fame ma non estremo.
Rimarrà per sempre nella mia memoria l'essere scopata a 90 aggrappata allo stipite della porta, con i miei umori che colavano sul pavimento, il mio Orgasmo sopra di lui sul suo letto, le chiacchiere e le sensazioni belle provate assieme.
L'essere presa e scopata alla pecorina sentendo bene il suo cazzo piantato dentro di me che massaggiava avanti e indietro l'interno del mio sesso procurandomi orgasmi meravigliosi. Non rimpiango nulla, davvero!
Neanche l'essermi esposta... Anche l'essermi leggermente aperta (e questo, per me, è sempre stato un errore al di fuori del mondo oscuro) e non posso escludere che mi capiterà ancora. D'altronde questa sono io, o almeno una parte importante di me, e anche se per ovvi motivi non ne parlo pubblicamente, non me ne vergogno affatto.
Non appena mi sono accorta che la mia oscurità non suscitava curiosità o interesse, ho chiuso subito la porta. Perché non cogliere e valorizzare questa parte di me, vuol dire esserne fuori per sempre. Si, i vanilla sentono di meno. Vivono di meno emozioni, bloccati da mille preconcetti e facendosi problemi inesistenti, almeno per me. Poi lo so di essere una donna anomala. Io trovo commovente quando un uomo mi dedica una sega. Quando mi confessa di essersi masturbato immaginandomi, quando mi sculaccia, mi parla descrivendomi le sue perversioni, fa trasparire e nutre con me il suo demone, mi eccita e mi appaga. Credo non sia così comune a tante!
Tirando le somme il Dottor D. è stata un esperienza divertente, ma poco gratificante per il mio ego.
Dell'ottimo sesso accompagnato da chiacchiere intelligenti con una persona decisamente particolare e che decisamente mi piace! Adoravo andare a casa sua, in un posto che per me non esiste. Ed era bello passare un po’ di tempo in un posto che non esiste. Spero che anche lui trovi il suo posto dove poter stare sospeso.
3 commenti:
bel racconto complimenti Beleth e grazie a Donato per averlo postato
Grazie mille...
complimenti. Ogni tanto racconti scritti bene, vissuti e spunto di riflessione. Da affinità elettive…
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