martedì 9 aprile 2024

SARA (By Anna Susy)

 

 


Torna la nostra amica Anna Susy e ci racconta un'altra fantasia che stavolta vede 3 protagonisti..

Grazie Anna Susy!

Donato



Sono arrabbiato. Sono incazzato nero. Ieri sera Sara, la mia amante ormai da oltre un anno, mi ha fatto davvero imbestialire. Tutto è cominciato con il nostro solito incontro settimanale. Ci siamo dati appuntamento al solito hotel in periferia. Io sono sposato da ormai 15 anni e Sara non è la mia prima trasgressione. Cosa volete, sono un traditore seriale e un po' perverso. Sara è più giovane di me ma le piace tanto il sesso e ci completiamo bene a vicenda. Dicevo, ieri sera, arrivo in hotel con un quarto d'ora di ritardo causa un gran traffico e trovo Sara in compagnia di due uomini intenti a mangiarsela con gli occhi e non solo. Lei era vestita piuttosto succintamente come spesso accade nei nostri rendez-vous. Lei è uno schianto di donna, mora alta e formosa con grandi tette sode e un bel culo che io so essere molto accogliente. Vedo avvicinandomi che i due uomini non si limitano solo a guardarla ma hanno pure allungato le mani e lei li lasciava fare anzi aveva aperto un po' le gambe in modo che il vestitino corto e attillato le salisse sulle gambe in modo da scoprire le mutandine pizzo nero. Volendo scoprire fin dove osava spingersi, mi sono nascosto prima che si accorgesse di me, dietro una colonna del bar dove erano loro. Da dov ' ero potevo vedere che Sara lasciava che i due uomini raggiungessero con le loro mani le mutandine e la palpassero.

Dal momento che eravamo in un luogo pubblico dubitavo che potessero spingersi oltre ma io avevo visto già abbastanza e di qui il motivo della mia incazzatura. Presi il telefono e la chiamai. Quando rispose inventai una scusa per dirle che non potevamo incontrarci quella sera e me ne andai. Non ci volle un genio per capire come si fosse conclusa quella serata per lei. Mi presi del tempo per pensare ad un piano per vendicarmi. La settimana dopo riuscimmo ad incontrarci al solito hotel ma io questa volta avevo in serbo una bella sorpresa per lei. Salimmo nella solita camera e presi a baciarla con foga, i ricordi della settimana prima mi scorrevano nelle vene come lava fusa e la spogliai completamente. Tirai fuori dalla ventiquattrore un paio di manette di cuoio dicendole che volevo un po' giocare. Non era la prima volta che giocavamo con quelle. Dopo averla legata alla testiera del letto in ferro battuto, la accarezzai lentamente su tutto il suo splendido corpo soffermandomi particolarmente sui capezzoli turgidi come chiodi. Se avessi controllato in mezzo alle gambe l' avrei trovata già fradicia. Posai la bocca e la lingua su quei boccioli duri e leccai e succhiai. Fui ricompensato con profondi gemiti. Mi rialzai, io ero ancora vestito di tutto punto e presi dalla valigetta un foulard nero e spesso. Le bendai gli occhi con il suo consenso e sempre con il suo consenso le chiesi se potevo videoregistrare il nostro amplesso. Ottenuto il permesso avviai il video e le chiesi se era disposta a fare di tutto ma proprio tutto. Lei, ormai fuori controllo, non esitò a rispondermi affermativamente. A quel punto feci partire un po' di musica dall' impianto stereo della camera ed andai ad aprire la porta il più silenziosamente possibile in modo da non farmi sentire da lei. Feci entrare il mio amico con cui mi ero messo d'accordo anticipatamente e lo pregai di spogliarsi. Sempre molto silenziosamente gli offrìi Sara sussurrandogli di farsi una bella scopata e di fotterla in tutti i modi possibili spacciandosi per me. Per prima cosa Dino le tappò la bocca con il suo cazzo prendendole la testa fra le mani. Sara sussultò sorpresa ma io le mormorai di succhiare. Glielo spinse fino in gola, vedevo la verga di Dino sparire quasi completamente nella sua bocca. Avendo le mani legate al letto e la benda ben stretta agli occhi, era convinta che fossi io. Dino, staccandosi da lei, con il membro bello in tiro si chinò e la baciò a bocca aperta poi le seminò una scia di baci bagnati lungo il corpo fino ad arrivare al pube e aprendole le labbra cominciò a leccarla con esperti colpi di lingua.

Avevo scelto Dino per quel compito perché sapevo che non mi avrebbe deluso. Era un gran donnaiolo, piuttosto dotato, come il sottoscritto e sapeva come fare vibrare le donne. Sara non avrebbe camminato dritta per un po'. Intanto la suddetta delirava e miagolava in preda al piacere e conoscendola colsi l' attimo in cui iniziò a venire. Devo dire che era eccitante osservarla mentre veniva intensamente per le leccate di Dino convinta che fossi io. Sentii il mio membro diventare di marmo e in breve me lo presi in mano cominciando a segarmi osservando la scena davanti ai miei occhi che stava evolvendo. Dino prese Sara per le cosce alzandogliele e portandole all' altezza del suo cazzo e penetrandola con forti stoccate. Io le ordinai di aprire ancora di più le gambe e donarsi completamente. Non avrei mai pensato di poter godere in questo modo nel vedere la mia donna del momento posseduta con passione da un altro uomo. Mi chiesi che effetto farebbe vedere mia moglie in quella situazione. Mi ripromisi di parlagliene. Chissà. Sara intanto, aveva preso a urlare per l' intenso piacere che Dino le procurava e mi pregava di slegarla per poter graffiarmi la schiena. Io naturalmente rifiutai dicendole : zitta troia limitati a godere e stai ferma che stasera sei a mia disposizione. A quelle parole Sara venne con forza con un grande urlo. Dino, allora, la giro' con uno strattone e lentamente si fece strada nel suo bel culetto. Sprofondò in lei fino ai testicoli che presero a sbattere contro il suo culo creando un contraccolpo con la mia mano che menava la mia asta. Dino pompava con gusto il gran culo di Sara e la sua faccia palesava il gran piacere che ne traeva. Silenziosamente battemmo cinque con le nostre mani e lui diede una forte pacca sul culo di Sara arrossandoglielo. Stava per venire. Gli si era ingrossata un vena nel collo e tirando fuori il cazzo la impalò nella fica sbrodolante. Sara quasi non si reggeva sulle ginocchia, un po' per il piacere un po' perché ormai era spaccata in due. Dino con un ultima forte spinta riversò in lei tutta la sua copiosa sborra e si abbandonò addosso a lei ed entrambi crollarono sul letto. Io, nel mentre, mi ero sborrato sulla mano e sul letto con violenti fiotti. Era stato intenso. Quando riprendemmo fiato, Dino si rivestì e sempre silenziosamente lo feci uscire. Tornai da Sara e la slegai e le tolsi la benda. Era esausta ma sazia e soddisfatta. Per completare la mia vendetta le chiesi se voleva vedere quello che avevo registrato. Alla sua risposta affermativa feci partire il video...

1 commento:

Eros ha detto...

bellissimo racconto , complimenti Anna Susy e grazie Donato per il post