L'albo 19 della nostra personale antologica HENTAILAND torna a trattare i fumetti brevi one-shot sporcaccioni alla giapponese. Lo fa con queste tre storielle auto-conclusive molto maliziose. La prima ha un tratto che ricorda molto certi personaggi della mangaka Rumiko Takahashi, ovvero la creatrice di serie cult come Lamù, Maison Ikkoku, Ranma e tanti altri. Una disegnatrice molto amata anche qui in Italia. Mentre gli altri due che seguono riprendono lo stile tipico shojo, i manga di solito pensati per le ragazze che hanno alla base quasi sempre storie romantiche o contrastate di giovani eroine o ragazzine dagli occhi grandi e scintillanti innamorate quasi sempre di ragazzi alti, magri e slanciati dalla bellezza altrettanto eterea e delicata. La produzione manga ne è piena di serie e personaggi di questo tipo, molti sono divenuti specie negli anni 80 e 90 protagoniste anche di anime televisivi di enorme successo anche da noi in Italia.
Di fatto gli ultimi due hentai si potrebbero quasi considerare dei porno-shojo uno con ambientazione sportiva e l'altro balneare... Buona lettura!!
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