Inizio con questa prima puntata un'altra serie che si alternerà a quella di genere commedia sexy TANO IL CONTROLLORE.
LOLITE invece avrà, già dal suo primo episodio, i toni più del mistery e del thriller morboso adolescenziale.
Le protagoniste principali sono Miriam e Fiammetta, due lolite molto diverse tra loro che vivono però nella stessa villa, la lussuosa residenza della ricca famiglia Gandolfi.
Miriam è una ragazzina ricca e viziata figlia minore del capo famiglia, mentre Fiammetta è la più giovane cameriera della residenza, acerba ma intrigante e vogliosa di fare le sue prime esperienze.
Con il proseguire della serie le conosceremo meglio e conosceremo anche gli intrighi e i vari segreti degli altri componenti della famiglia e delle varie persone che lavorano nella villa o hanno a che fare con i Gandolfi.
In questa prima puntata notturna e insonne le due lolite avranno a che fare con alcuni fatti misteriosi e un po' inquietanti che saranno solo il preludio delle loro prossime avventure tra brividi di paura e di eccitazione...
Come vedrete questo episodio offrirà anche oltre il racconto anche alcune immagini hard "fumettose"...
...BUONA LETTURA...
Miriam non riusciva a dormire quella notte di
settembre…fuori tirava un forte vento e lei stesa sul suo letto nella sua
camicetta da notte corta non si dava pace...
Dopo essersi rigirata più volte
decise di alzarsi e chiudere le persiane che stavano sbattendo, posò quindi i
suoi piccoli e giovani piedini nudi sul pavimento…nel buio non riuscì a trovare
le ciabattine rosa e quindi camminò scalza fino alla grande finestra, fece per
aprirla, ma si bloccò…
Qualcosa la fuori nel grande giardino della villa la colpì,
due persone che si rincorrevano…non riuscì a vedere bene chi fossero, distratta
anche dal riflesso del suo bel faccino incorniciato dai suoi lunghi capelli
rossi sul vetro della finestra.
Era un po’ vanitosa e non resisteva
nel’ammirare la sua immagine riflessa di giovane ragazzina che stava
sbocciando in tutta la sua freschezza e femminilità. Però le due persone che
correvano tornarono a rapire la sua attenzione…guardando meglio Miriam
riconobbe Fiammetta, una delle cameriere più giovani della villa, la figlia di
Rosanna la cameriera più anziana e praticamente sua
balia, colei che l’aveva cresciuta quando sua madre era troppo presa nei
suoi giri per il mondo a fare l’ambasciatrice della solidarietà.
Chi era l’inseguitore di Fiammetta non riusciva però a capirlo…la giovane cameriera comunque sembrava ridere, non era quindi in pericolo, forse stava
giocando anche se l’orario, le tre della notte rendeva il tutto veramente
strano agli occhi di Miriam…come strano le sembrò vedere Fiammetta a un certo
punto mettersi in ginocchio e sparire dietro le spalle di quel’uomo molto
alto, vestito di scuro e con un cappello che quasi ricopriva il volto da
renderlo irriconoscibile da lontano e con quella poca illuminazione notturna…
Perché Fiametta stava in ginocchio?! Non certo per pregare…e
perché quel tipo misterioso sembrava muovere a scatti decisi il suo bacino
davanti a lei?…Che strano gioco era?...pensava Miriam distratta nuovamente dal
riflesso sul vetro della curva dei suoi seni da sotto la camicetta…Stavano
crescendo, pensò e questo la fece sorridere, ma distrarre da quello che
accadeva di sotto in giardino…
Adesso i due non c’erano più erano come
scomparsi…Miriam guardò in altre direzioni, forse si erano nascosti, quando
come dal nulla vide nel punto dove prima c’erano Fiammetta e il tipo col
cappello, un altro uomo…non aveva nessun cappello, aveva abiti diversi rispetto al
tipo di prima, ma cosa alquanto spaventosa per Miriam stava guardando verso la
sua finestra!
La ragazzina spalancò gli occhi verdi come se fosse allo stesso
tempo incantata e terrorizzata…Osservò quel’uomo adulto, sembrava molto bello,
alto e slanciato…ma non riusciva a vedere bene il suo volto, di sicuro però, lui la stava
fissando!
Spaventata si allontanò dalla finestra e di corsa si tuffo
nel letto con il cuore in gola…
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Fiammetta ingoiò tutto quel forte spruzzo, avrebbe voluto
non farlo, sputare, ma le mani di lui tenevano stretta la sua testolina
impedendole di staccare la sua bocca da quel grosso cazzo…
Era la prima volta che ingoiava, il sapore un po’ agro e
viscido da principio la disgustò quasi, ma poi man a mano che la copiosa venuta
scendeva nella sua gola un retrogusto particolare le procurò piacere al suo
gusto…forse era come mangiare un’ostrica, lei non aveva mai assaggiato
un’ostrica in vita sua, ma la sua amica Sonia le aveva detto che il sapore
dell’ostrica da principio poteva sembrare un po' troppo viscido e disgustoso, ma poi
appena il palato ci faceva l’abitudine diventava improvvisamente delizioso e
goloso…
Ecco la stessa cosa doveva essere per lo sperma appena ingoiato da
Fiammetta…
Quando il cazzo di lui uscì pian piano e ormai asciutto
dalla sua bocca, Fiammetta respirò la fresca aria notturna…
- “E ora dove
vai?!” – gli chiese mentre lui dopo essersi riabbottonato i pantaloni stava per
andarsene…
“Torna a letto…sei ancora una bambina, se tua madre fa la
ronda e scopre che non sei in camera poi ti farà il terzo grado…poi ha sentito
che c’era qualcuno nel giardino …per un pelo quel tipo non ci beccava!”
“Ma io…volevo…”
“Troietta…oggi hai fatto il tuo primo pompino e hai
bevuto…la prossima volta imparerai altre cosette…io vado!” e dicendo questo si
dileguò come un ombra nella notte di quel giardino…lasciandola sola…
Fiammetta si ricompose, aveva ancora in bocca quello strano
ma eccitante sapore…certo che quel bastardo poteva aspettarla e riaccompagnarla
in casa invece di lasciarla li, al buio e con uno sconosciuto non ben identificato che gironzolava
nel parco…ma si sa i giovani ricchi sono tutti viziati e stronzi e comunque lui
si sbagliava, non era certo il primo cazzo che Fiametta aveva preso in
bocca…era solo la prima volta che era stata costretta a ingoiare…che stronzo!
Prese il suo cellulare azionando la torcia per vedere dove
fosse la stradina del sentiero per tornare verso la parte del parco più vicina
alla villa e quindi più illuminata, si incamminò…quando a un certo punto sentì
la sua caviglia come impigliata…barcollò e cadde con un tuffo al cuore…pensò di
essere inciampata in un ramo e fece per rialzarsi, ma non era un ramo quello
che circondava la sua stretta caviglia, ma una mano!
...una mano grossa e forte che
la stringeva e tratteneva a terra…fece per urlare, ma un’altra mano le tappò la
bocca…il cellulare le cadde di mano rovesciandosi per terra e illuminandole con
la torcia il volto…
La luce quasi l’accecò…nel buio della siepe nascosta si
vedeva solo un fascio di luce che illuminava il bel faccino terrorizzato di
Fiammetta, i suoi capelli mori e lunghi…mentre dietro di
lei nel’oscurità qualcuno la teneva ferma, premuta per terra supina e
strusciava contro il suo sederino giovane e sodo un grosso cazzo arrapato…
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Miriam tremava nel suo letto…non aveva il coraggio di
alzarsi e andare a vedere se quel tipo sconosciuto la fuori ci fosse sempre…se
fosse ancora sotto il suo balcone a puntare la finestra della sua camera. Alla
fine la curiosità ebbe però la meglio e quatta quatta trattenendo il respiro
tornò a sbirciare alla finestra…non c’era più!
…Si sentì da una parte sollevata
dal’altra delusa di non rivederlo…si affacciò meglio allora, per guardasi
intorno e da poco lontano, in direzione della grande siepe, nel buio vide uno
strano fascio di luce che sembrava agitarsi…
Poi sentì una porta chiudersi nel
corridoio fuori…Che la persona che aveva visto insieme a Fiammetta fosse
rincasata adesso?
Questo voleva dire che era uno degli uomini che abitavano con
lei e avevano la camera da letto nel suo piano, quindi o suo padre Enrico, o
suo fratello Marco, suo zio Francesco o il cugino Davide…
"Noo!…sarà stata la
mamma che si è alzata per andare in cucina a prendere qualcosa per dormire,
visto che soffre di insonnia…" pensò
"Fiammetta sarà stata in compagnia di qualche
cameriere o forse di Vanni il nuovo stalliere!"…
Era molto sexy quel tipo, nonostante
fosse maturo aveva un non so che nello suo sguardo che…Miriam sentì come un
fuoco in mezzo alle gambe al pensiero dello stalliere, immaginandolo nudo insieme a Fiammetta e a…lei…i suoi
capezzolini si drizzarono…ora aveva voglia di toccarsi le mutandine…cancellò quel
pensiero peccaminoso e
tornò ad osservare la strana luce in mezzo al buio…poi ad un
tratto quella luce si spense…
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“Stai ferma…zitta!…non urlare…Quel bamboccio non ha voluto
darti quello che volevi piccola vero?...te lo darò io…” sussurrava quella voce
al’orecchio di Fiammetta, immobilizzata nel buio dalla forza di quello
sconosciuto sopra di lei…era un corpo grande e muscoloso, più grosso di lei che
era piccola e minuta…l’alito del sussurro di quel’uomo nel buio che batteva
sul suo orecchio e su parte della sua faccia, le provocava molti brividi di paura
e piacere..
Voleva scappare o almeno voltarsi per vedere chi fosse, si dimenò
ancora, ma quando si era quasi torta il collo per voltarsi e vederlo in faccia,
la luce del cellulare si spense di colpo e nel buio più totale si sentì calare
con decisione le mutandine da sotto la sua divisa da cameriera…
“Buona…Stai buona!…vedrai che ti piacerà…anche se non
prenderò la tua verginità…o almeno non quella davanti…”
...Fiammetta emise un
mugolio soffocato dalla mano premuta sulla sua bocca sentendo le intenzioni
dello sconosciuto…riprovò a scalciare, ribellarsi, ma appena sentì il sapiente
lavoro di mano in mezzo alle sue cosce, con le dita esperte che stuzzicavano le
piccole calde labbra della fighetta, iniziò a bagnarsi e gemere di piacere…
“Senti che ti piace eh?...stai godendo piccola troietta…scommetto
che nessuno ti aveva mai toccato così…vero?!” e intanto continuando a
stimolarle il clitoride con un dito bagnato lo sconosciuto penetrava con
decisione il buchino strettissimo del culo…
Fiammetta godeva, sapeva che era tra
le mani di uno sconosciuto che poteva essere un ladro o un maniaco entrato
nella villa…che avrebbe potuto farle del male…ma non poteva fare a meno di
godere e desiderare di essere al più presto penetrata…cosa che avvenne
repentina, dopo pochi istanti, quasi non se ne rese conto tanto era stordita dal
piacere, dalla voglia e dal buio…
Ma dopo poco rimase senza fiato, le sembrò
quasi di morire…il cazzo duro e veramente grosso, tozzo dello sconosciuto, entrò con un colpo violento e secco nel suo buchetto del culo…
Un dolore lancinante la
fece lacrimare e urlare…ma l’urlo soffocato dalla mano ancora premuta sulle sue
labbra fu udibile solo a lei e al’uomo misterioso che la stava sodomizzando
senza alcuna pietà…
“Fa male…lo so piccola…fa tanto male…ma tra poco impazzirai
dal piacere…” sussurrò lui continuando ad affondare e aprirle il culetto con il
suo grosso membro, mentre con l’altra mano continuava a sditalinarla in una
maniera sublime come veramente nessuno l’aveva mai toccata prima, nemmeno lei
nel suo autoerotismo sapeva stuzzicarsi così bene…e di conseguenza come lo
sconosciuto affermava il dolore lancinante si tramutò a poco a poco in un
piacere sempre più intenso, incontrollabile…
SIIII…urlava ancora soffocata da
quella manona….e i colpi di lui aumentavano sempre più ritmati e violenti…dopo
un po’ la piccola cameriera smise di urlare e nel buio si mise a succhiare le
dita di quella mano sconosciuta che pochi istanti prima era premuta sulla sua
bocca…
Era quello che vide dal cannocchiale a raggi infrarossi
qualcuno nascosto tra quegli stessi cespugli, poco più distante dai
due…eccitato dal’orgasmo di Fiammetta, da quelle giovani labbra che ingorde succhiavano le dita di colui che la stava sodomizzando con forza...
Lo spione si
prese in mano il cazzo e cominciò a menarselo con foga fino a venire e
schizzare violentemente…gli sfuggì un gemito di piacere che cercò di smorzare
subito…
“Cosa è stato?...c’è qualcuno con noi?” disse Fiammetta
stremata dal’incontrollabile orgasmo appena avuto, sentendo quel gemito
maschile un po’ distante nel buio…
“non preoccuparti…era solo una bestia, un animale…” gli
rispose nel buio lo sconosciuto dopo esserle venuto nel culetto…poi Fiammetta
si sentì liberare dal grosso palo che teneva dentro il buchetto, fece per
riprendere il cellulare, accenderlo, vedere chi fosse l’uomo misterioso…ma la
torcia del cell non si accese subito e quando lo fece era troppo
tardi…
Fiammetta illuminò tutto intorno a lei ma non vide che rami, erba,
cespugli…
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Tornata di nuovo nel suo lettino, Miriam accese la lampada
del comodino, non voleva stare al buio da sveglia e ricominciò a pensare allo
stalliere…si immaginò di stare con lui nella stalla in mezzo ai cavalli…lo stallere a torso
nudo, con il frustino stretto nella sua mano che la guardava con uno sguardo
severo...
...il pacco del jeans gonfio di desiderio per lei legata a una staccionata
di legno, mezza nuda…il frustino che passa sui suoi capezzolini, poi scende
lento verso il ventre per poi solleticarla da sopra le mutandine ed entrare poi
sotto l’elastico stuzzicandole la fighetta da sotto lo slippino…come ora faceva
il suo dito medio li sdraiata sul letto…
Un breve orgasmo la fece gemere e
inarcare la giovane schiena, per poi ritrovarsi come ipnotizzata dai suoi sogni
erotici a pancia sotto e sfregare forte sempre più forte la piccole e calde
labbra della sua passerina bagnata sul
materasso aumentando il suo orgasmo fino a venire evitando di urlare premendo
così i denti sul suo cuscino…
Poi improvvisamente sentì un nuovo rumore nel corridoio, una
nuova porta che si chiudeva…Miriam ancora scossa dalla scossa di piacere appena
provata pensò a quanto traffico e a quanta gente insonne ci fosse in quella
strana notte ventosa di settembre…
Sotto il suo balcone l’uomo che prima la stava osservando
era tornato nella stessa posizione di vedetta…sorrise appena vide spegnersi la
luce da dietro la finestra della ragazzina…”Sogni d’oro piccola”…pensò mentre
alcune gocce di sangue caddero sul prato dal lungo coltello affilato che teneva
in mano…
FINE PRIMO EPISODIO
3 commenti:
Bello il racconto delle lolite birichine, complimenti Tippy
stupendo tippy...un piacere immondo....
ciao Tippy....hai niente per me?..... :-)))))))
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