martedì 2 marzo 2021

MUTANDINE ROVENTI - EPISODIO 1: LUCIA (By Letizia Amore70)

 

Inizia con questo episodio Mutandine Roventi una nuova eccitante serie di genere adolescenziale scritta ed ideata dalla meravigliosa Letizia Amore che si conferma maestra nel dare vita alle più eccitanti fantasie di questo gruppo di giovani lolite.

Donato

Lucia

 

Il caldo afoso di agosto, la chitarra appoggiata sulla sabbia, la luna che si specchia sul mare calmo. Un gruppo di giovani seduto in cerchio sta giocando a obbligo o verità. Lucia, odiava quel giuoco, ma era il preferito di Mara, e Teresa, le sue migliori amiche. Ogni volta che incontravano un gruppo di ragazzi interessanti, proponevano sempre quello o il gioco della bottiglia. Dal mangianastri risuonavano le note di "Like a virgin", la bottiglia girava sulla sabbia, si fermò, toccava a lei scegliere,

-:Lucia, obbligo o verità?

le domandò Mara, non sapeva cosa rispondere, era chiaro, qualsiasi opzione avesse scelto e chiunque sarebbe stato a porgliela, avrebbe trovato il modo di metterla in imbarazzo, in fondo, lo scopo del gioco, quello che tanto divertiva la gente, era proprio quello. Scelse verità, sperando che la domanda non fosse troppo intima e fece girare la bottiglia che si fermò, puntando verso Teresa, forse la più stronza di tutte e tre,

-:Verità, sei ancora vergine? Ti masturbi?

troia, pensò, che domanda del cazzo e ora che fare, non poteva certo dire la verità, non davanti a Luca, Vittorio e Simone, i tre ragazzi, conosciuti il giorno prima in spiaggia, attendevano la risposta sorridendo maliziosamente e lei si sentiva morire,

-:Che razza di domanda è? Non rispondo, questa domanda non mi piace!

sperava le facessero un altra domanda, del resto era un gioco,

-:Se non rispondi, devi fare la penitenza, ogni giocatore ne decide una, lo sai!

Mara, non intendeva darle tregua, doveva rispondere per forza, ma si rifiutò,

-:Ok, allora farai penitenza, devi dare un bacio a Luca, uno a Vittorio e uno a Simone!

disse Teresa, quella era la prima, di cinque penitenze e non le sembrò così atroce, si avvicinò a Luca e lo baciò, poi gattonando sulla sabbia, fece altrettanto con gli altri due. I ragazzi, furono gentili, del resto non si conoscevano che da un giorno, il primo le ordinò di baciare Teresa, gli altri due vollero, in ordine sentirla cantare e Simone, volle che bevesse una birra, senza tirare il fiato. La volta di Maria, volle che ballasse sulle note della canzone di Madonna, ma ora era la volta di Mara, che si era indispettita molto dal suo rifiuto,

-:Troppo buoni! Spogliati e buttati in acqua nuda!

era decisamente arrabbiata, Lucia, si alzò e mandandola a cagare, si allontanò sulla spiaggia, mentre la sua amica, inveiva contro di lei. Simone, si alzò e la raggiunse sugli scogli,

-:Ehi dai non fare così, era solo un gioco, non vorrai davvero andare via!

le disse afferrandola per il braccio, ma Lucia, era troppo arrabbiata, per ascoltarlo,

-:Beh che c'è, sei dispiaciuto di non sapere se sono vergine e mi masturbo, o di non avermi potuto vedere nuda! Vai, vai dai tuoi amici, ci sono due belle ragazze che aspettano!

si scrollò dal braccio la sua mano e superò gli scogli che divideva le spiagge e si sedette sulla sabbia, guardando il mare, lui non si arrese e si sedette vicino a lei,

-:Dai, pensi davvero che sia l'unica cosa che mi interessa!? Ci stavamo divertendo!

ma lei continuava a ignorarlo, le si avvicinò e le posò la mano su una spalla,

-:Si può sapere cosa cazzo vuoi!?

si crollò la mano dalla spalla, si alzò di scatto e si spogliò nuda,

-:Ecco, sei contento, ora puoi andartene a fanculo!

sbottò iraconda, quindi si buttò in acqua, lui raccolse il suo costume e le si buttò dietro,

-:Rimettilo, non fare la stupida, non è questo che mi interessa!

-:Davvero!? Si sta benissimo nudi, toglilo anche tu!

gli disse un momento prima di abbracciarlo e baciarlo. Colto di sorpresa, reagì stringendola a se e spingendole la lingua in bocca, i capezzoli induriti dall'acqua fredda di Lucia, strusciarono sul petto del ragazzo,

-:Non è quello che interessa a te, ma a lui non dispiace!

disse sorridendo e posandogli una mano sul membro duro come marmo,

-:Togliti il costume, voglio nuotare nuda con te, come nel film "laguna blu"!

quella scena, il romanticismo di quei momenti, quando i due ragazzi iniziarono a scoprire l'amore, vista al cinema a soli undici anni, le era rimasta nel cuore, Simone, non se lo fece ripetere una terza volta, lanciò i costumi sulla spiaggia e si lanciò all'inseguimento di Lucia. La raggiunse in poche bracciate, gli sfuggì immergendosi, per riapparire alcuni metri più in la, le piaceva giocare e non si preoccupava minimamente di essere nuda,

-:Vieni a prendermi se ne sei capace!

lo sfidò ridendo, quel ragazzo le piaceva, lui si immerse, sparendo sott'acqua, Lucia, si voltò prima a destra, poi a sinistra, ma di Simone, nemmeno l'ombra, indietreggiò, tenendo d'occhio il mare, andando a finire tra le sue braccia. Era riuscito a passarle accanto, per riemergere alle sue spalle e la abbracciò forte,

-:Presa! Ora devi pagare pegno!

esclamò il ragazzo, facendola girare, Lucia, sentì premere sul il suo ventre la robusta erezione di Simone, eccitata, si divincolò correndo verso gli scogli. Quel gioco si stava facendo sempre più ardito, quando la raggiunse, la bloccò con le spalle contro la nuda pietra, le si strusciò addosso, premendo il duro membro sul suo pube e la baciò. Lucia, schiuse istintivamente le gambe, era eccitatissima, Simone, scivolò con la mano tra le sue cosce e cominciò a toccarla con sagacia, strappandole ben presto languidi sospiri e gemiti di piacere. Lucia, sollevò una gamba e passandogliela dietro la schiena, lo tirò a se, ora il duro membro di Simone, premeva deciso sulle labbra della sua calda natura, lo baciò. Al ragazzo, non pareva vero, pochi minuti prima lo aveva mandato a fanculo e ora era pronta a far sesso con lui, cinse i suoi fianchi e con decisione cominciò a spingere. Era vergine, la cosa lo sorprese molto, dato il suo strano modo di comportarsi, che evidentemente, causa la giovane età, non eta stato in grado di comprendere, la cosa lo turbò, ma Lucia, ora non aveva alcuna intenzione di desistere. Sollevò anche l'altra gamba, tenendosi forte con le braccia al collo di Simone, e lo tirò a se con tutte e due le gambe, quel tacito invito, fugò ogni dubbio dalla mente del ragazzo, che con un movimento deciso del bacino la penetrò, infrangendo l'imene. Lucia, si morse le labbra, soffocando il gridolino di dolore, una lacrima rigò le sue gote. Simone, si muoveva frettoloso e impacciato dentro di lei, denunciando la sua inesperienza. lo fermò, stringendo le cosce sui suoi fianchi e cominciò a muovere il bacino, era la sua prima volta, non voleva si traducesse in una rapida e squallida sveltina. Simone, trovò il giusto ritmo, assecondando i movimenti di Lucia, ora si muovevano all'unisono e il piacere cominciava a scorrere nelle loro vene, si baciarono gardandosi increduli negli occhi, lui sovreccitato stava già per venire,

-:Ii sto.... sto per...

-:Tiralo fuori!

urlò lei, mentre con le mani lo spingeva via, non voleva certo trasformare la sua prima volta in una tragedia, ma sicuramente non voleva fosse già tutto finito, Simone, le aveva imbrattato il ventre con il suo sperma. Si chinò e carezzandolo, prese il suo membro, ancora duro, in bocca e cominciò a succhiarlo, aveva il sapore acre e intenso del suo seme, non lo aveva mai fatto, ma sapeva e cercò di non fargli sentire i denti. Il ragazzo, come in trance, le carezzava la testa, ma lei voleva godere e appena fu certa chevla sua erezione fosse duratura, si poggiò ancora con la sciena sullo scoglio e allargando con le dita, la sua fessura, lo tirò a se. Simone, spinse ancora il suo scettro dentro di lei, si sentiva un re, cominciò a muoversi ritmicamente, la foga e l'irruenza di poco prima, lo avevano abbandonato e lo spingeva deciso sino a sentire la bocca dell'utero arrestarlo. Lucia, finalmente cominciava a godere, il calore si diffondeva in tutto il suo corpo irradiando dalla sua vulva, incrociò nuovamente le gambe dietro la sua schiena, lo tirò a se e lo baciò, stava godendo e voleva cogliere il massimo del piacere da quella prima esperienza, sognava un amplesso da romanzo,

-:Leccamela, fammi godere!

bisbigliò timidamente, lui si fermò, probabilmente anche per lui quella era cosa nuova, le baciò il collo, scivolò sul seno, succhiandole maldestramente i capezzoli e dopo un lungo tentennamento, scese sul ventre e infine fra le sue cosce. Nonostante l'imbarazzo, la lingua di Simone, le provocò un brivido di piacere che salì rapidamente sino alla testa, strappandole un rauco gemito di piacere, ma lui aveva troppa voglia di lei e dopo un breve ma intenso lasso di tempo, che dedicò ad esaudire la sua voglia, si sollevò nuovamente ed affondò ancora il suo remo, nel suo mare di piacere. Era tutto ciò che desiderava in quel momento, godere senza freni, tutti i pensieri o rimorsi, per quel fugace rapporto, vennero rimandati. Dopo un tempo relativamente breve, l'irruenza di Simone, esplose in un nuovo orgasmo e si accasciò al suo fiaco, avevano entrambi il fiatone e le gambe molle, si tuffarono in acqua, Lucia, si lavò, toccandosi lascivamente, sentì con le dita, il varco della sua fessura aperto, si era masturbata molte volte, ma era la prima volta che poteva sentir le sue dita, dentro la stretta fessura e si abbandonò ad un fugace, quanto intenso gioco di dita, riuscendo in breve a raggiungere un nuovo orgasmo. Simone, la aspettava sul bagnasciuga, porgendole il costume, uscì dall'acqua, avvicinandosi a lui come una sirena,

-:Non una parola, se vuoi avermi ancora, non devi far parola a nessuno di quel che è successo!

forse pretendeva troppo, ma Simone, di sicuronon avrebbe voluto perdere nuove occasioni, lo baciò con fervore, quindi camminando fianco a fianco, ma senza abbracciarsi, ne tenersi per mano, raggiunsero gli altri. Mara, era sdraiata sull'asciugamano, avvinghiata a Vittorio e lo stava baciando, mentre Teresa, stava parlando con luca. Il loro arrivo, smobilitò il gruppo, le ragazze si alzarono e lasciando i tre in spiaggia, si avviarono verso casa, un rapido sguardo tra lei e Simone, sugellò il loro patto.


 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' leggero, ma comunque fresco e gradevole come una bibita d'estate.

Mirko

Fausto ha detto...

Si molto fresco, semplice quasi adolescenziale, mi piace come Letizia si calava nei personaggi

lettore accanito ha detto...

Ho letto diversi racconti a firma di donne e li ho trovati banali e volgari.
In generale, in base a quello che ho letto qui, le donne scimmiottanno gli uomini, quando scrivono cose erotiche e diventano grottesche.
Usano un linguaggio maschile e banalizzano i loro racconti. Una volta ho letto un racconto, sempre qui, in cui ad un certo punt, l'autrice scriveva della protagonista che "aveva la figa in fiamme" e a seguire, un turbinio di volgarità che hanno rovinato il racconto.
È questo che vogliono gli uomini, incapaci di pensare ad una sessualità priva di volgarità.
Ma Letizia si sgancia da tutto ciò.
Nom è facile parlare di sesso senza dire una sola parolaccia.
È elegante, raffinata, educata.
In altre parole, ha classe, nella sua capacità espressiva, anche descrivendo atti sessuali completi.
È esplicita senza essere volgare.
Una qualità non comune.
La sua non è pornografia scritta (che si esprime a suon di "cazzo", "figa", "palle", ecc), ma letteratura erotica.
Ovviamente questa cosa la capiscono in pochi. Ed infatti, senza "cazzo" e "figa", per alcuni il suo racconto è "leggero" se non "quasi adolescenziale".
Che commenti superficiali, questi.
Trovo il suo modo di scrivere molto sopra a quello di tutti gli altri (mi riferisco a quelli che ho letto qui).

Tippy ha detto...

Letizia era bravissima concordo con te e sapeva passare da racconti più eleganti come questo ad altri decisamente più forti con un linguaggio molto meno educato. Il bello della fantasia erotica è infatti non avere limiti per me. Non credo però che le altre scrittrici del blog scimmiottino gli scrittori uomini. Si lasciano solo andare, come è anche giusto che sia in questo tipo di racconti. La parola forte e volgare ci può anche stare se il racconto, il personaggio, l'intrigo della trama lo richiede. Poi ovvio è questione di gusti, io personalmente amo nel racconto erotico l'intrigo e morbosità trai personaggi, le atmosfere. Non mi dispiace se poi il linguaggio è forte e anche volgare. L'esagerazione gratuita dei contenuti annoia anche a me, ma annoia anche il linguaggio troppo edulcorato ed educato durante il sesso. Ma non vuol dire che se una donna ama una parola forte scimmiotti l'uomo. Per mio gusto le parolacce in bocca ad un uomo durante il sesso sono eccitanti, in bocca a una donna molto meno è vero, ma è una mia personale percezione e gusto, che mi fa provare eccitazione per il confronto tra un uomo più rude nei modi e una donna più di classe. Ci sono donne che invece amano l'esatto contrario e altre ancora che invece rigettano il linguaggio forte e vogliono quello più romantico... Ci sono lettori o lettrici che se leggono "pene" al posto di "cazzo" si mettono a ridere e altri che preferiscono leggere "penetrazione" al posto di "scopata". A me fa per esempio fa molto schifo la parola "orifizio" , la trovo grottesca in un racconto erotico, preferisco poi una più schietta espressione tipo "ho la figa in fiamme" a una ""ho la vagina accaldata". Grazie delle considerazioni, continua a seguire e commentare i racconti sia quelli raffinati che quelli meno raffinati che verranno. I pareri aiutano e sono sempre benvenuti come le discussioni su punti di vista diversi.

Isi ha detto...

Inutile dire che sono pienamente d'accordo con Tippy. Caro "lttore accanito" che tu tessa le lodi della cara Letizia e sul suo modo di scrivere mi fa molto piacere, lei era brava e raffinata. Però vorrei spezzare una lancia anche a difesa delle altre scrittrici del blog, tutte dotate di una fervida fantasia e di un nutrito, quanto colorito linguaggio che tu sembri però apprezzarfe poco. Personalmente, sono uno di quelli che nel sesso mi piace che si parli "sporco", secondo me è fondamentale. Ma mettiamola su una questione di gusti ed evitiamo polemiche e critiche. Non credo però che le scrittrici di Tippyland sciommiottino il modo di parlare di noi uomini, penso invece che nessuno, più di una donn,a sappia cosa le piace sentirsi dire da un uomo e, soprattutto, come le piace essere trattata in determinati tipi di situazioni. Noemi Conte sarà anche molto poco delicata e poetica (ma poi nell'erotismo questo serve a qualcosa?), ma riesce a creare situazioni altamente eccitanti, a raffica, fregandosene di tutto, anche quando magari esagera. Di contro, un'altra scrittrice come la bravissima Monika, riesce invece a creare tutto un mondo intorno ai suoi personaggi e ad esporre in maniera superba tutte le dinamiche che li collegano tra loro, ha una scrittura che non puoi non definire raffinata e pone il cosìddetto linguaggio "sporco" esattamente nei punti in cui ci vuole: Nella realtà, quando si fa sesso, molto difficilmente si va sul "delicato", la libido ci assale e il linguaggio, quello che tu sembri detestare, diventa zeppo di parole e frasi crude e zozze, ma che assumono un potere enorme, assolutamente fondamentale, non vedo perché in un racconto erotico questo non debba succedere e debba essere invece etichettato come banale, volgare, etc. Gli esempi tra frasi "pulite", ma molto poco comunicative, rapportate a quelle più "sporche", molto più comunicative, le ha già esposte in maniera più che chiara Tippy. Nel 99 per cento dei casi, è proprio un certo tipo di linguaggio che trasmette eccitazione sia nell'uomo che nella donna, quello che fa dire poi ai lettori, come è successo nel commento di una nostra lettrice, in relazione a un fumetto straniero riadattato in italiano da me e Tippy, qualcosa tipo: "Eccitantissimo...mi ha proprio fatto venire un gran voglia di c....". Ora, se pensi che questa persona possa essere solo una "mosca bianca", opinione tua, che rispetto, ma sicuramente non condivido.

lettore accanito ha detto...

Non avevo dubbio alcuno sul fatto che dessi ragione a Tippy...