martedì 10 maggio 2022

LA VICINA DI CASA - Capitolo 1: CHIAMAMI CINZIA (by Cinzia )

 



Dopo un po' di tempo torniamo a pubblicare finalmente un racconto, una nostra bellissima lettrice di nome Cinzia ci ha contattati inviandoci il primo capitolo di una serie  alquanto piccante LA VICINA DI CASA. E' un racconto erotico a episodi un po' particolare, non perché offra situazioni di sesso estremo o tanto diverse dal solito, ma per il suo stile narrativo. 

Cinzia  mi ha detto di ispirarsi a storie del suo vissuto erotico, e nel racconto infatti è lei stessa la protagonista, ma invece di raccontarsi al pubblico in prima persona si fa raccontare dal suo vicino di casa, almeno in questo primo episodio. Inoltre il racconto ha come protagonista una donna dominante, forte, molto decisa e sicura di se, forse una potenziale "mistress" almeno dalle premesse di questo primo capitolo, ma chissà quali saranno gli sviluppi...Di certo questo inizio offre una tensione e aspettativa erotica molto forte che lascerà in alcuni lettori molta acquolina in bocca e voglia di approfondire di più la conoscenza di questa provocante "signora della porta accanto"...

Ho avuto modo di conoscere e vedere questa nostra lettrice, ora scrittrice e devo farle i complimenti perché è veramente una donna molto affascinante, di classe come descritta nel racconto che leggerete. Lei non ha voluto anticipare molto gli sviluppi della narrazione futura, ma mi ha rassicurata che come me (e nel target e filosofia del blog) ama l'erotismo esteticamente bello e intrigante, gli uomini prestanti e belli, ma che vuol proporre un modello femminile più dominante e conduttrice dei giochi, senza mai essere però troppo volgare o scontata. Questo mi ha molto incuriosita e allora le ho lasciato carta bianca per vedere che cosa ci proporrà nelle prossime "puntate". Inoltre ci terrebbe molto a sapere che cosa ne pensate, quindi fatevi sentire trai commenti e chissà che non sia poi lei stessa a rispondervi...

Buona Lettura,

Tippy





CAPITOLO 1 - CHIAMAMI CINZIA

Era oramai pomeriggio e continuavo a pensare a lei, a quei capelli biondi, a quel magnifico culo e a quelle splendide gambe che avrei voluto possedere.

Non ne potevo più e decisi di suonare alla sua porta e conoscerla…con l’obiettivo di infilare il cazzo in tutti i suoi buchi…

Cinzia aveva dato modo a tutto il condominio di far parlare di sé per via del continuo via vai d’uomini nel suo appartamento, tutti più giovani di lei, giustificando ciò sempre come visite di lavoro.

Ma era innegabile che nonostante i suoi 45 anni fosse una donna davvero attraente e soprattutto sensuale; chi ci credeva alle visite di lavoro?
Sicuramente tutti volevano portarsela a letto, me compreso….

Stavo per uscire quando degli strani rumori arrivarono alle mie orecchie dal terrazzino…quello da cui potevo vedere l’interno del suo salotto.

Tornai in terrazzo curioso e quelli che udivo erano chiaramente dei gemiti di piacere che uscivano dalla vetrata semiaperta.

Troia…. Sta scopando……’ pensai fra me mentre mi sporgevo per spiare.

Ma quel che vidi fu uno spettacolo ben diverso: Cinzia, seminuda, si stava masturbando sul divano proprio di fronte a me. Si toccava il seno mentre si sgrillettava le labbra ed il clitoride con le dita!


Lo faceva con furia..come se volesse godere subito.

Ben presto mi ritrovai con il cazzo gonfio all’inverosimile. Non sapevo che fare, rimanere li a guardarla era troppo rischioso, senza contare che avrei potuto precipitare.

E così mi ritrovai solo in bagno a masturbarmi come un ragazzino pensando a Cinzia.

Perchè non avevo suonato? Dannato idiota…

Il giorno dopo decisi d’affrontare quella situazione che mi stava scivolando via di mano.

Non ero certo uno che aveva problemi con le donne.. al contrario avevo avuto parecchie storie e ora, all’età di 35 anni non avevo alcuna difficoltà a scoparmi un sacco di ragazzine affamate di cazzo maturo.

E ora mi sarei scopato anche quello splendido esemplare di donna che la sorte mi aveva concesso come vicina di casa.

Suonai il campanello e Cinzia mi aprì la porta: rimasi subito imbambolato e non riuscii a staccare gli occhi dal suo seno e dalle cosce perfette che uscivano abbondantemente dalla vestaglietta che indossava.

Fui comunque capace di farfugliare qualche parola

 “buongiorno signora sono il suo vicino di casa e..”

non restare sulla porta, entra e siediti” mi interruppe.

“ti posso offrire un caffè? Non accetto un no…

Mi accomodai su una delle sedie del salotto. Quando portó il caffè mi passó dietro e io notai che aveva un culo sodo e formidabile… iniziai ad eccitarmi..

Non ci potevo credere.. quella donna mi dava alla testa… ero confuso ed eccitato.. dove era svanita la mia sicurezza? Non capivo più nulla

Si sedette anche lei


“mi piace sentirmi chiamare Signora.”

All’improvviso sentii i suoi piedi sul mio pacco: si era sfilata le ciabatte e aveva allungato i suoi piedi fino al mio cazzo già gonfio. Come reazione istintiva feci per alzarmi e saltarle addosso.

Mi bloccò “Non muoverti o smetto.. stai seduto e dimmi cosa mi vuoi fare!

Obbedii. Un suo piede si infilò sotto le palle mentre l’altro premeva e massaggiava sul mio cazzo. 

Oh cazzo… io voglio fare sesso con lei..voglio scoparla” dissi.

A quelle parole spostò anche l’altro piede sul cazzo, così da fare un doppio massaggio.



continua a parlare!” disse

voglio romperle il culo… sborrarle in bocca..sulle gambe…voglio leccarle gambe e figa

Ero estasiato… ci sapeva fare…. Dopo una decina di minuti mi fece venire.
Mi guardò negli occhi “Non parli più?”
Avevo sborrato nelle mutande, un orgasmo potente….

Lei si alzò “va bene, ora puoi andare. Quando avrò tempo ti chiamerò ancora. Però quando lo faccio devi venire immediatamente e non devi osare avvicinarti a me se non hai il cazzo duro. Ora sei mio. Chiaro?”

Ero stordito e risposi “ok..va bene.”


2 GIORNI DOPO

Passai giornate infernali non pensando ad altro quando finalmente dopo due giorni mi arrivó un messaggio “vieni”.

Usci subito..già eccitato al solo pensiero di rivederla.

Era vestita con maglia bianca che faceva vedere le tette e capezzoli che spuntavano. Indossava solo delle mutandine bianche . 

chiamami Cinzia


Mi fa piacere tu sia tornato. Vedo che il tuo pacco è bello in tiro… bravo Ora voglio offrirti la specialità della casa..qualcosa di diverso dal caffè

Ero bloccato ma la prospettiva di un orgasmo come il precedente mi stava eccitando di brutto

Si accomodó sul divano.


“siediti qua di fronte a me.”


Aprì le gambe… erano toniche..perfette . Poi spostò le mutandine e mi fece vedere la figa completamente depilata .

“vuoi assaggiare?”
“non chiedo di meglio”
“allora fammi vedere cosa sai fare.”




Iniziai a dare lunghe leccate alla sua figa, succhiando prima le grandi labbra per poi passare la lingua dentro tutta la passera, colpendo più volte con la punta il clitoride, per poi rincominciare da capo..
 

Cinzia iniziò subito a gemere….

Le piaceva perché contemporaneamente si stava massaggiando le tette. Si spostò leggermente avanti, ora potevo usare la lingua per penetrarla.. una delle mie specialità

Cinzia iniziò ad andare avanti e indietro per sentire ancora di più la lingua fino a che il liquido che mi colava in bocca e i suoi gemiti mi fecero capire che stava venendo

Dopo l’orgasmo restò con le tette fuori e le gambe aperte “sei più bravo di quel che pensavo.. ti meriti un regalo ..alzati e fammi vedere il cazzo”

Mi alzai e abbassai pantaloni e mutande. Avevo il cazzo duro e già bagnato .

 “hai decisamente un gran bel cazzo....”

Mi prese le palle in mano e iniziò subito a farmi una sega 

Decisamente la migliore sega della mia vita! le sue mani sapevano come muoversi..quale velocità usare...quando fermarsi e quando ripartire ... quella troia ci sapeva fare come nessuno!

Quando iniziai a schizzare massaggiò dalla base alla cappella per far uscire tutto lo sperma.

Ero estasiato..era una dea del sesso.

Avevo socchiuso gli occhi per rilassarmi, ma Cinzia riprese a segarmi con un certo ritmo … la cappella era in fiamme..soffrivo e godevo.

Continuò fino a farmi venire di nuovo. Distrutto e col cazzo dolorante mi preparai ad uscire.

“quando scopiamo?” le domandai

“pensi che io sia una di quelle ragazzine troie che ti porti a casa? No mio caro.. dovrai meritarmi.. io posso avere chi voglio e non ho ancora deciso cosa fare con te. Le regole sono queste…io ti chiamo e tu vieni ..altrimenti addio. Ora vai via.”

Fine Primo Capitolo   

 ©Cinzia 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel raccontino anche se tutto giocato sull'attesa. Vediamo che succederà in seguito.

Luca ha detto...

Intrigante, eccitante e trasgressivo, come ogni attesa e assaggio impongono ❤

Cavallopazzo ha detto...

Se il pranzo si vede dall'aperitivo ....buonissimo