Torna con noi la perversa Noemi Conte che ci offre un classico racconto all hard-sex che farà felici i suoi estimatori.
Come al solito Noemi arriva subito al sodo e ci racconta una situazione che lei conosce benissimo!
Donato
Due righe di presentazione, mi chiamo Barbara, ho 45 anni, mamma di una splendida figlia di 1 anno, sposata.
Sono alta circa 1.69 forse, ho capelli lunghi biondi mossi, una terza di seno, un bel culo (così almeno dicono i tanti che me lo hanno toccato…).
Insomma sono un bel bocconcino…. mi piace il rossetto rosso e i vestiti aderenti che fanno risaltare le mie curve.
Mi piace attirare l’attenzione!
Mio marito in occasione della nascita di nostra figlia ha acquistato una casetta in montagna, per fare respirare aria buona alla piccola e perché noi potessimo stare al fresco nel periodo estivo senza essere soffocati da quella cappa infernale di calore che è la città nei periodi di giugno e luglio.
Così il venerdì mattina mi mettevo in macchina con mia figlia e raggiungevo questa casetta in montagna in un paio d’ore.
Ero contenta perché avevo fatto amicizia con la mia vicina che aveva anche lei una bimba di 1 anno e teneva lei le bambine se io dovevo andare a fare shopping, cosa che avveniva raramente.
Di solito capitava solo al mio arrivo, perché facevo un pò di provviste e in più certe volte coglievo l’occasione per dare uno sguardo al mercatino dei vestiti
Che si teneva in una piazzetta piena di bancarelle e camion che esponevano la loro mercanzia vendendo di tutto.. oggetti in ottone, scarpe, tende, pentole..
Dopo avere acquistato gli alimenti per il week-end mi recavo quasi sempre in un camion che vendeva abbigliamento, e trovavo sempre qualcosa di carino.
Purtroppo quel giorno il camion non c'era, ma la suo posto ce n'era un altro anch'esso pieno zeppo di abiti carini da donna appesi alle cuccette. Ne notai uno che scopriva di poco le ginocchia ma aveva uno spacco vertiginoso avanti ed era molto aderente.
Decisi di provarlo.
Mi venne incontro un uomo di colore molto alto (almeno 1,90) ..pur attraverso i jeans che era dotatissimo.
Gli chiesi dov'è il padrone della rivendita perché volevo provare l’abito prima di comprarlo.
Lui mi risponse in malo modo “... provare? Eh no signora! sono taglie uniche, per 10 euro mica le possiamo dare il camerino!! qui prendere o lasciare”
Infastidita di brutto modi gli riposi che non importava …. non lo volevo più e glielo avrei lasciato con tutta la sua cuccetta.
Me ne andai al camion successivo per cercare un paio di scarpe per mia figlia ma mentre le sceglievo sentii la gestrice della rivendita da cui me e ero andata che minacciava il ragazzo di colore di licenziamento per avermi impedito di provare l’abito.
Il ragazzo corse da me e mi disse che potevo provare l'abito.
Lo seguii mentre la gestrice era impegnata con altri clienti, presi il vestito andai verso l'entrata posteriore del camion dove vidi il ragazzo seduto su una sedia vicino ad un piccolo tavolo.
Lui vestiva un Jeans malandato e unto, una canottiera bianca e aveva la barba era incolta; mi squadrava da capo a piedi mettendomi in imbarazzo.. un imbarazzo piacevole che presto si tramutò in una sorta di eccitazione che sforzavo di reprimere.
“Entra in camerino bella signora! – disse- chiudi lo sportello e prova il vestito “
Senza proferire parola.. salii sui tre scalini dello sgabello in legno ed entrai nel retro del camion… Vidi intorno a me tutto un caos di panni accatastati l’uno sull’altro..che arrivavano a mezza altezza.. fui assalita da un odore di polvere mista ad incenso, comunque non sgradevole.
Chiusi il portellone, e mi accomodai su un ammasso di vestiti..indossavo un abito nero con spacco laterale e un infradito, il tempo di toglierlo e rimasi in perizoma e reggiseno nero. Indossai indossai l'abito bianco che avevo scelto e mi guardai allo specchio per vedere come scendeva sui fianchi, poi una rapida girata per vedere come stava dietro; era perfetto e metteva in mostra tutta la bellezza del mio culo. “Lo prendo” pensai e mi sedetti mi siedo di nuovo per sfilare l'abito.
Mentre mi spogliavo sentii il rumore violento del portellone che si apriva di scatto e vidi il ragazzo nero entrare e chiudere subito la porta.
Restai di pietra nel vedere il suo bel cazzone di almeno venticinque centimetri molto molto largo.
Cercai di coprirmi …. avevo le tette di fuori e indossavo solo le mutandine nere nascoste pochissimo dal vestito che volevo comperare.
Senza che io avessi il tempo di capire cosa mi stava accadendo il nero mi prese i capelli con la mano ed avvicinò la mia bocca sul suo cazzone durissimo fino a strusciarmelo su tutto sul viso.
Il gioco iniziò a piacermi subito…adoro essere usata come una cagna in calore..
“ dai troia forza fammi vedere come succhi il mio cazzo! lo so che ti piacciono i cazzi grossi...dai troiona succhia ti avverto che qui dentro è pieno di telecamere, se non succhi bene ti faccio trovare su internet!”
Queste parole mi sconvolsero il cervello ancora di più; aprii a dismisura la bocca per potere succhiare quel bel cazzo tanto era grosso Mmhhhppp Mmhhpp cominciai a succhiare con gusto quel cazzone mentre lui continuava ad insultarmi….
“Ahh ecco dai..brava cagna, adesso tu fare divertire me e io uomo d’onore, cancellare tutto, ma se tu parlare e denunciare io so tu dove abiti e venirti a trovare… quindi tu fotti bene, ci divertiamo e finisce tutto qui e non sa nessuno”… Mentre parlava me lo sfilava dalla bocca e lo strusciava sul mio viso… mi piaceva da impazzire quel gioco di viso e di bocca.
mi frugava le tette…mi stringeva i capezzoli fino a farmi male…mai mio marito aveva usato tanta violenza nel gioco ma questo ragazzo mi faceva impazzire..
Iniziai ad andare avanti e indietro con la testa da sola….e quel cazzo era diventato durissimo.. adesso contenevo solo la cappella…di più non entrava nella mia bocca piccolina, e quindi mentre lo leccavo ai lati in tutta la sua lunghezza, ne sentivo le venature.. gli accarezzavo le palle…
“ Ahhh brava proprio brava vacca… adesso dai girati”
Non me lo feci ripetere 2 volte: volevo essere impalata lì in quel momento! in quella oscurità…con la sua gestrice fuori che lavorava!
Mi fece girare come un automa, ero preda e vogliosa allo stesso tempo … Mi fece mettere a pecora, divaricai le gambe e inarcai al massimo il culo per facilitare l’entrata di quell’enorme cazzo..
Mi piaceva quel cazzo, hai voglia se mi piaceva.. mi sentii afferrare ai fianchi e d’improvviso mi senti mancare il respiro, mi stava inculando! sentivo il mio culo che si allargava a dismisura (una sensazione meravigliosa!) me lo sentivo fino allo stomaco e mentre iniziava a sbattermi in quel modo mi afferrò di nuovo le mie tette ,me le teneva strette e poi me le strizzava.
Avvertii un fremito..mi stavo rilassando. Avevo raggiunto un primo orgasmo, gli avevo letteralmente pisciato sul cazzo….
“Sto venendo cagna!” mi disse
Io mi girai per segarlo e farmi venire (la desideravo sul viso)...Mai avevo provato un piacere così forte.
Poco prima che sborrasse lo presi con le mie mani e diressi tutta la sborra sul mio viso e poi lo pulii tutto.
Mi accarezzò e mi disse di vestirmi in fretta perché se la sua principale lo avesse visto sarebbe finito nei guai.
Gli risposi senza esitare : “Sei nei guai ora…Venerdì prossimo ci vediamo di nuovo qui!”
Immediatamente scesi dal camion… incontrai la Gestrice e le diedi 10 euro.
1 commento:
Ragazzi, senza offesa per nessuno ma non ci siamo proprio. Questa è roba senza uno straccio di idea e pure scritta malissimo.
Posta un commento