sabato 29 agosto 2020

GENNY - PARTE 12



Riprendono le avventure di Genny scritte da Noemi Conte.
La nostra eroina continua la sua serata in modo sempre più perverso.
La depravazione di Noemi non ha militi e ci porta in ulteriori territori.

Donato




Ah…il mio culo era già stato promesso!! Quella verga abnorme era destinata a sprofondare dentro il mio buchetto, cosa che poco tempo prima avrei tranquillamente considerato assolutamente impossibile, anche se avessi voluto, vista la circonferenza inumana di quella bestia.
Adesso dopo tutto quello che mi avevano fatto e l’oggetto enorme che mi ero appena tolta stavo cambiando opinione.
La cosa comunque ancora mi spaventava da morire ma dovevo ammettere che ormai la desideravo.
La pena per come trattavano Gastone però, diminuì un pochino visto che in fondo era il principale colpevole!!
Intanto il suo racconto continuava tra una succhiata e l’altra mentre un uccello ora di Dino ora di Remo era sempre nel suo culetto.
Ormai si agitava senza ritegno e non cercava più di nascondere quanto gli piacesse (proprio lo stesso tipo di trasformazione che avevo subito io), però ancora si vergognava tantissimo a raccontare i fatti e come magari li avesse apprezzati (anche in questo tale e quale a me)
“il giorno della palestra ….ooooohhhh…..mi fece vedere l’uccellone come al solito ma invece di farlo in bagno me lo appoggiò sulle labbra negli spogliatoi, in quella parte in fondo un po’ riparata.”
“però tu gliel’hai succhiato lo stesso”
Disse Dino mentre lo inculava sempre più forte
“io…oooohhh…l’ho pregato di andare in bagno, ma lui non ha sentito ragioni e mi ha obbligato…oooohhhhh…..col ricatto”
“mah” disse Remo “altro che ricatto: te con quella cosa davanti agli occhi non capisci più niente!!”
“no…io….forse…..comunque lui dopo un po’ mi ha dato la corda quella per saltare e mi ha obbligato a succhiare uno dei manici di legno…ooohhh…e poi mi ha detto di infilarmelo nel sedere…..quando ho provato a protestare mi ha infilato l’uccello in bocca spingendo fortissimo fino a farmi quasi soffocare e …..oooohhhh…..allora ho ubbidito”
“bravo finocchietto!! E’ entrato senza fatica?”
“no…mi bruciava un po’ ma poi me lo ha fatto bagnare tante volte….oooohhhhh… e poi entrava bene, lui ha detto che dovevo farlo entrare e uscire tante volte sempre più velocemente e io ormai ubbidivo finchè mi sono accorto che entrava senza più nessun problema”
“poi……” si interruppe per leccare la cappella di David e guardandolo negli occhi come una vera zoccola, continuò:
“…ho sentito due mani stringermi forte da dietro intanto che Artemio che mi infilava il bastone in gola impedendomi di girarmi….oooohhhh….. fin quando una cosa caldissima mi è entrata di colpo dentro facendomi un male cane e un bruciore fortissimo….oooohhhhh”
“Ahaha! Era il mio cazzo, comunque ci credo che bruciava” disse Remo “eri strettissimo!! Guaivi come un cagnolino dal dolore, però dopo qualche minuto ho sentito che ti ammorbidivi e già quando l’ho tolto ed è entrato Dino l’hai accolto molto meglio”
“comunque io l’ho sentito bello stretto”
Ridacchiò Dino
“Mi faceva ancora male!!”
“mah……. può darsi ma ricordo che ce l’avevi durissimo…..secondo me ti piaceva già anche se non come ora che ti dimeni ad ogni colpo”
“ooooohhh un pochino forse si, ma bruciava……poi quando tutti e due siete venuti dentro il mio povero sederino, lui mi ha infilato tutti e due i manici dentro che sono entrati senza sforzo, poi……ooooohhhh….. mi è venuto in bocca tantissimo e mi ha fatto stare in bagno mezzora da solo con i manici dentro perchè ha detto che dovevo allenarmi.”
“poverino…..secondo me in bagno ti sei spezzato dalle seghe…..”
“no ma che dite?”
“Sbammmmmm”
“ahiaaa!! Perchè?”
“perché sei una troia bugiarda: ti abbiamo spiato e ti abbiamo visto godere due volte di fila con quei cosi nel culo mentre te lo menavi e ancheggiavi come una zoccola!!!”
Il suo viso divenne di un viola impressionante e per non rispondere si infilò il cazzo di David fino in fondo alla gola.
Io avevo ascoltato il racconto martoriandomi la fica facendomi male da sola dall’eccitazione paurosa che provavo a sentire quelle cose guardando quel festival di membri giovani e frementi anche se uno di quelli era di mio figlio (o forse la cosa nel profondo mi turbava anche per quello).
Intanto il racconto proseguì con un’ulteriore sorpresa:
“Quindi se sai che ti abbiamo spiato, puoi anche ammettere cosa è successo dopo…”
Disse Remo con un aria molto divertita….
Gastone riuscì a diventare ancora più viola di quanto non lo fosse già, ero curiosa di sapere cos’altro avesse fatto.
“io…..avete visto…?”
Aveva tolto l’uccello ormai livido e pieno di saliva di David e guardava spaventatissimo Remo e Dino.
“eh si caro il mio frocetto affamato di cazzo, racconta a David, credo che si divertirà….”
Mestamente allora Gastone proseguì…..
“mentre…..mi stavo…….toccando……si è spalancata la porta ed è entrato Ernesto il bidello e io sono rimasto paralizzato dalla paura e dalla vergogna con ancora quei cosi nel sedere mentre lui mi guardava in silenzio facendomi morire.
Io non sapevo cosa fare e rimanevo immobile finchè lui, sempre senza parlare, si sbottonò i pantaloni e tirò fori un affare tutto scuro e pieno di vene che mi faceva una paura pazzesca ”
“Si” interruppe Dino “ci eravamo nascosti quando abbiamo sentito Ernesto che arrivava, ma poi siamo tornati a spiare anche perché lui ha lasciato la porta semi aperta e il tuo viso era davvero terrorizzato, ma eri un spettacolo con quei cosi nel culo e il cazzo che nonostante tutto ti è rimasto duro”
Gastone intanto che parlava Dino si era rimesso il pisello di David in bocca e gli altri due in tutto questo tempo non avevano smesso di incularlo, dandosi il cambio quando stavano per venire.
Io ero un lago non avrei mai pensato di essere disperata per la voglia di uccello: li vedevo entrare e uscire e li avrei voluti per me subito!!!
Mi misi il pollice nel sedere e strizzandomi il bottoncino ebbi un altro orgasmo spaventoso per terra fuori dalla porta della stanza dove si stava svolgendo la scena assurda con quei quattro ragazzi.
“forza smetti di leccare e finisci il racconto!!” Ordinò Dino
“ok…scusa…..ooooohhhh” Dino gli aveva assestato un colpo più forte degli altri
“mi ha avvicinato quella cosa alla bocca ma io tenevo le labbra serrate, anche se come hai detto te non ero in condizione di fare troppe storie visto la posa vergognosa in cui mi aveva trovato, ma lui…..oooohhhhh….. senza parlare mi ha dato uno schiaffo improvviso che mi ha fatto bruciare la guancia da morire e mentre mi spuntavano le lacrime, senza accorgermene ho aperto la bocca e mi sono ritrovato quella cosa tutta dentro fino alla gola”
“in effetti aveva un uccello non grosso come Artemio ma molto nerboruto è vero” Disse Remo e proseguì…
“comunque dopo un attimo ho visto che hai incominciato a succhiare come se fosse la cosa più buona del mondo…..adesso che sei in balìa di tre cazzi e si vede che godi come un matto ci puoi anche raccontare che effetto ti faceva in bocca quel coso”
“io….va bene….aveva un odore e un sapore fortissimo….mi dava quasi i conati…di vomito…ma non so spiegare perché, ma allo stesso tempo mi dava un sensazione di qualcosa di animale…insomma non lo so…ma è vero….mi piaceva….”
“si vedeva sai? Sembravi in trance…..e forse non te ne rendevi conto ma mentre succhiavi agitavi il culetto e ti muovevi i manici dentro”
“ah…io….no…non me ne rendevo conto…ve lo giuro….. poi mi ha tolto l’uccello dalla bocca mi ha girato come un fuscello e mi ha tolto i manici ed è entrato dentro il mio sederino in un colpo solo facendomi rimanere senza fiato”
“si!! Sembravi un agnello sacrificale!!” Ridacchiò Remo “ era una scena stupenda con quell’omaccio scuro che inculava te tutto liscio e bianco, hai sentito molto male?”
“no…non tantissimo…è stata più la paura, forse piano piano con quei cosi di legno mi ero abituato, infatti alla fine quando lui mi è esploso con tutta quella roba bollente dentro di me io anche se non volevo e mi vergognavo sono venuto……”
“che finocchietto voglioso, vieni succhia un po’” Sussurrò David eccitatissimo dal racconto
“quindi adesso Ernesto ha scoperto la tua vera indole, siamo in parecchi allora eh??! E nei giorni successivi non ha cercato di approfittarne?”
“Si….” Disse Gastone separandosi un attimo dal membro che stava succhiando
“cioè?”
“mi ha ordinato di andare a scuola mezz’ora prima tutta la settimana e lui tutte le volte mi ha portato nel magazzino delle scope e me lo ha fatto succhiare; gliel’ho dovuto sempre bagnare per bene perchè poi ogni volta me l’ha infilato nel sedere, per fortuna poi non mi veniva dentro sennò non avrei saputo come stare in classe tutto il tempo”
“quindi dove è venuto?”
“sempre in bocca…”
Sussurrò ancora imbarazzato nonostante tutto
“E che sapore ha il suo sperma diccelo” Incalzò Remo
“è fortissimo….”
“ma ti piace?”
“…si….”
“quante volte l’hai succhiato e ti ha inculato”
“cinque….sei con la prima volta….ma l’ultima volta ha fatto una cosa ancora più strana”
“ah…sentiamo….”
“quando stava per venire…..oooohhh……ha tolto l’uccello dalla bocca e mi ha riempito la faccia della sua roba, poi…..oooohhh…..con l’uccello strusciava sul viso e raccoglieva tutto mettendomelo in bocca finchè non è finito”
“e a te questa cosa sono sicuro che ti è piaciuta tantissimo……”
“mi vergogno….ma si mi è piaciuta tanto…non so perché…..”
“perché sei un succhiacazzi nato!!!” Disse Remo
“E si capisce da chi hai preso” Gli fece eco Dino “stasera vedrai con i tuoi occhi quanto è troia Genny”
Purtroppo dovette aspettare pochissimo a vederlo perché mentre mi martoriavo le mammelle e la fica in ginocchio in preda all’eccitazione paurosa che mi avevano provocato persi un attimo l’equilibrio e istintivamente per non cadere mi appoggiai alla porta semi aperta col risultato di piombare in camera loro sdraiata in terra con la vestaglina completamente aperta sulle tette e il culo completamente scoperto!!!!

Nessunò parlò, ero caduta leggermente su un fianco, otto occhi guardavano il mio culo esposto e i capezzoli uno dei quali toccava il pavimento e nell’imbarazzo assurdo sentivo il contatto con il freddo del marmo che me lo induriva ancora di più.
Avevo fatto e sentito cose incredibili negli ultimi giorni ma, ciononostante, adesso provavo una vergogna terribile davanti agli occhi di Gastone che guardava sua madre a terra mezza nuda con le cosce bagnate dal lago che aveva tra le gambe.
In realtà lui aveva ancora un uccello nel sedere e uno a due cm dalla bocca perché erano rimasti immobili di fronte alla mia apparizione improvvisa e tutti di sicuro stavano guardando le mie grazie scoperte ma Gastone era evidentemente preda del mio stesso imbarazzo.
Le mie tette e il mio culo le avevano già viste tutti ma Gastone solo dal buco della serratura.
Il primo a parlare fu Remo:
“ma non dovevi aspettarci con la sedia nel culo?”
“io…..dai…ti prego….”
“non so quanto tu abbia ascoltato ma il tuo caro figlio sa tutto e ha scoperto una passione per il cazzo uguale alla tua”
“no…per favore….” Dicemmo io e Gastone all’unisono
Intanto Dino aveva ripreso a muoversi con colpi molto forti facendo andare Gastone a sbattere sull’uccello di David, il quale perfidamente:
“dai apri la bocca, l’hai succhiato voracemente fino ad’ora e adesso fai la santarellina?”
“ma…iommmmmmpphh” David gli entrò fino in gola e ripresero a stantuffarlo da due parti.
Mentre lui mugolava sotto quelle spinte più violente di quando spiavo io, i ragazzi tornarono a rivolgere la loro attenzione su di me che nel frattempo ero rimasta immobile, pietrificata.
“stavamo raccontando a Gastone” proseguì Remo “ di quanto ti piace accucciarti sotto la guardiola della portineria e spompinare il portiere e poi anche fatti inculare da lui sotto il ripiano mentre magari parla con qualche condomino”
Vidi gli occhi di Gastone spalancarsi udendo il racconto dettagliatissimo (Artemio non mi aveva fatto sconti:le mie avventure erano state fedelmente raccontate)
Io sentivo le guance avvampare speravo che smettessero ma…..
“poi nel grande magazzino ha portato via il manico di un martello tenendolo infilato in quel bel culone per poi finire in bellezza facendosi trombare e inculare contemporaneamente da Artemio e Rocco il vostro amico di famiglia sulla tazza di un bagno pubblico”
“basta vi pregooooommmmmppphhh”
Il membro di Remo mi mise a tacere e, come al solito, il contatto con quella carne calda e liscia mi tranquillizzò ed iniziai senza volere a succhiare dolcemente quel bastone duro cercando di dimenticare cosa stavo facendo e soprattutto mio figlio che mi guardava con la coda dell’occhio.
Ebbi anche il tempo di rallegrarmi del fatto che nessuno sapeva dell’uomo di colore al quale lo avevo succhiato in garage.
Non so come fu possibile ma il ricordo di quella verga nera che mi entrava fino in gola mi accese di nuovo la lussuria e iniziai a succhiare con maggior foga.
Sentii che Remo si allontanava ma mi costringeva, tenendomi la nuca, a seguirlo finchè capii:
mi aveva posizionato a quattro zampe in posizione da mostrare da vicino a Gastone quello che stavo facendo.
Lui smise di succhiare e mi guardava con uno sguardo sbalordito mentre Remo:
“guarda che zoccola, e ha una lingua di velluto, se fai il bravo dopo la obblighiamo a succhiarlo anche a te”
“Moooommmmmpphhh” voleva essere un “no” ma la mano sulla nuca mi impediva di togliermi quel membro caldo dalla bocca.
“Come non lo vuoi succhiare a Gastone?”
“noooommmmmpppphhh” ero riuscita per un attimo a staccare la bocca
E te Gastone non vorresti che la tua mammina te lo succhiasse?
“no vi pregoooooommmpphhh”
“Allora….signori e signore del pubblico” disse Dino con voce tutta impostata da imbonitore…
“dimostreremo quanto possano essere bugiardi questa zoccola e questo finocchietto…senza trucco ne inganno vedrete come lei gli farà un pompino fantastico senza che nessuno la obblighi e lui nonostante si professi contrario accetterà di buon grado”
Mi fecero rimanere a quattro zampe ma mi fu tolto il pisello che non avevo smesso di succhiare con devozione posizionando davanti alle mie labbra quello di Gastone che stava dritto appoggiato sulle ginocchia.
Lo avvicinarono al punto che la sua cappella vermiglia, che cercavo con tutte le mie forze di non guardare, fu praticamente a contatto delle mie labbra al punto che me le bagnò con le goccioline che uscivano dall’occhio di quel serpente.
Io provai ad indietreggiare ma uno sculaccione fortissimo mi fece mancare il respiro.
Quasi all’unisono sentii che anche Gastone veniva sculacciato e ad ogni colpo l’istinto di avanzare per sfuggire alle sculacciate faceva toccare la punta del suo membro e le mie labbra.
“il contatto tra la bocca famelica dell’ingoiatrice di cazzi con la sua prossima vittima è avvenuto”
Continuava Dino facendo sbellicare dalle risate gli altri due (ma non me e Gastone) “quanto resisteranno al richiamo della foresta?”
Intanto le sculacciate si susseguivano fortissime e la cappella rossa accesa era costantemente in contatto con le mie labbra che continuavo a tenere serrate, ma avevo già sentito il sapore di quel membro e le mie gambe diventavano sempre più deboli, il calore della sculacciata era arrivato fino alla passera e la mia volontà perdeva forza ogni secondo che passava.
Anche gli sforzi di Gastone per allontanarsi dalle mie labbra mi sembravano sempre più deboli ma comunque riuscivamo ancora a resistere stoicamente, finchè vidi David che si posizionava dietro di Gastone e sentii che anche Remo stava facendo lo stesso dietro di me e immediatamente capii quale sarebbe stata la conclusione di quella battaglia e anche che sarebbe finita con me completamente sconfitta.
Quando una cosa rovente mi entrò nel sedere, la mia bocca mi si spalancò in automatico, mio malgrado, e il membro di Gastone, spinto in avanti da David che gli era entrato dentro fino in fondo, penetrò dentro le mie labbra poggiandosi prima sulla lingua per arrivare poi a toccare fino in fondo alla gola.
Il bastone di Remo che finalmente mi penetrava dopo tutto il tempo passato a toccarmi guardando i ragazzi che si divertivano coi loro uccelli mi fece cedere completamente alla mia natura che ormai avevo scoperto essere vogliosa.
Mi attaccai al membro di Gastone succhiandolo con una foga incredibile mentre lui forse spinto da dietro o forse anche lui arreso a se stesso mi spingeva la cappella fin dentro la gola.
Solo quando sentii i commenti ironici degli altri su quanto fossi spudorata, mi accorsi che mi stavo anche toccando freneticamente tra le gambe!!
Mi fu bloccato il polso per impedirmi di venire ma avevano sottovalutato la mia carica erotica perché quando sentii lo sperma di Gastone ( che pur con estrema vergogna avevo agognato da prima) invadermi la gola mentre Remo mi allagava le viscere con il suo succo bollente io esplosi in un orgasmo devastante con degli spasimi che mi fecero cadere a terra perdendo il contatto con quel membro bellissimo che stavo succhiando ma non con quello di Remo che mi seguì sdraiandosi su di me e dandomi gli ultimi colpi godendo del mio ano che si contraeva spasmodicamente.
Io rimasi a terra schiacciata dal suo peso intanto che lui continuava a godere delle mie contrazioni fin quando uscì da me lasciando il mio sedere privo improvvisamente di calore e mentre cercavo faticosamente di rialzarmi fui risbattuta a terra da Dino che pretese la sua parte infilando di nuovo una cosa bollente dentro il mio sedere che la accolse senza sforzo e con un grande piacere che cercai (inutilmente) di non mostrare agli altri e in particolare a Gastone.
Gastone in realtà stava pulendo docilmente le verghe di David e di Remo, comportandosi da perfetta schiava (come sua madre del resto), ma ogni tanto vedevo che gettava occhiate verso di me e verso il mio culone sbattuto violentemente dal suo amichetto.
“Gastone non ti offendere ma questo culo è ancora meglio del tuo!! E’ di burro!! Ora lo riempio anch’io….aaahhhh che meraviglia!!!”
Io stavo subendo quella cavalcata schiacciata a terra dal suo peso con i capezzoli che strusciavano il pavimento ad ogni colpo, soggiogata, dominata, una preda braccata, mi sentivo la femmina di un animale senza scampo che subiva l’amplesso del suo maschio padrone con rassegnazione e questa fu un’altra ulteriore conferma di quale fosse la mia vera natura.
Dopo non molto anche lui mi inondò di roba bollente che io pur non facendolo notare, apprezzai tantissimo anche perché stavo praticamente continuando l’orgasmo di prima senza soluzione di continuità.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Una svvolta imprevedibile nella serie, questo è sicuro, per quanto sembra tutto un po esagaerato.
Curioso di vedere comunque gli sviluppi.