L' estate sta finendo... ma noi ce ne freghiamo e iniziamo una nuova storia a puntate scritta da Letizia Amore che si preannuncia sexy ed eccitante come poche dedicata a Rosa, una giovane moglie che passa le ferie lontano dal marito.
Donato
Ep
1
Luglio,
l'estate, il caldo, il mare, il sole sulla pelle, i ritmi caraibici dei
tormentoni musicali la stagione più spregiudicata dell'anno. Nessuno si ferma
mai a riflettere, ma ciò che in inverno sarebbe scandaloso, come per una donna,
farsi vedere in sole mutandine e reggiseno, che poi rispecchia il desiderio morboso
di molti uomini, d'estate diventa la normalità, bikini e topless affollano le spiagge.
E anche Rosa, non sfugge alla regola, forse per il sole, il caldo, si sentiva
più bella, lei, sempre morigerata, impeccabile, la brava mogliettina del dottor
Roberto, sdraiata sul lettino, in un noto stabilimento balneare di Varazze. In
topless con un ridottissimo costume a perizoma, aveva già quarant'anni, non era
certo una ragazzina, ma poteva ancora permettersi di mettersi in mostra così,
lunghe gambe affudolate, il fondoschiena sodo, pieno, tondo come una pesca
vellutata, il ventre appena accennato, fianchi morbidi, la vita stretta, il
seno pieno, una quarta abbondante, pesante ma ancora alto e sodo, sul quale
spiccavano grossi capezzoli, contornati da un'areola scura. Il dottor Roberto,
suo marito, era in città, a Milano, mentre lei passava tutta l'estate nella
loro casa di Varazze. La raggiungeva solo nel fine settimana, tranne quando era
di servizio e quindici giorni ad agosto. Il cellulare vibrò,
Ø Amore, cosa stai facendo?
Ø Sono in spiaggia, il mare è
bellissimo
Ø Che costume hai messo?
Roberto,
era geloso e la tempestiva di domande,
Ø Lo sai, sono in topless, sai
che non mi piacciono i segni del costume
Ø Ma la parte di sotto? Dai
dimmi che costume hai messo
Ø Il perizoma bianco, quello
string
ci
fu un attimo di silenzio, poi una decina di minuti dopo,
Ø Scommetto che ti guardano
tutti!
Ø Sei geloso? Il nuovo bagnino
non è male sai!?
quel
messaggio faceva parte del gioco e Rosa, non si aspettava quella risposta,
Ø Troia, scommetto che ti sei
già fatta sbattere da lui!
quella
parola, troia, la infastidì, era un gioco e tale doveva restare, ma non disse
nulla,
Ø Non ancora, ma lo farò presto!
uno
strano gioco, Rosa, non lo aveva mai tradito, era solo una finzione, Roberto,
le aveva confessato, poco prima che partisse per il mare, un suo crescente
desiderio da cuckold e lei, che non aveva desiderio di tradirlo, decise di
accontentarlo, ma solo in maniera virtuale, tanto più che lui non avrebbe mai
saputo la verità, voleva lasciar che si illudesse di essere cornuto. Il nuovo
bagnino però, era davvero un bel ragazzo, più o meno ventenne, castano,
muscoloso, abbronzato, occhi grigio azzurro, insomma un bel fusto con un sorriso
spregiudicato, da vero rubacuori. Leggendo la chat con il marito, lo fissò a
lungo, certo, poteva essere una bella notte di sesso, ma non era nelle sue
intenzioni, era troppo giovane, poteva essere suo figlio, no, non era
possibile, non sarebbe mai successo, dopo tanti anni di matrimonio, non avrebbe
tradito suo marito. Oltretutto, pensava che anche volendo, un bel giovane come
lui, non avrebbe mai guardato una donna così grande. Eppure, si, la stava
fissando, si guardò attorno, stava proprio fissando lei, si sentì strana,
eccitata, non poteva credere che un uomo così giovane e prestante, la guardasse
con tanto interesse, con bramosia. Si sdraiò nuovamente, cercando di non farsi
strani pensieri. Passò forse mezz'ora, un'ora!? Il tempo in spiaggia, non ha
uno scorrere preciso,
Ø Troia, lo hai già abbordato?
Ø Lo farò quando mi va!
Ø Sei una gran troia, scommetto
che a lui concederai anche il culo
Ø Sei una lurida troia!
Quei
messaggi, l'avevano infastidita, di più, era proprio incazzata, non sapeva se
realmente lui volesse che lei lo tradisse, ma era furibonda, iniziò a pensare
veramente di tradirlo, in fin dei conti era lui che la spingeva e lo voleva.
Assorta nei suoi pensieri, ad occhi chiusi, continuava a rimuginare sugli
eventi, su ciò che Roberto, le aveva detto, confessato e chiesto, ed a quello
che le aveva scritto via whatsapp, più ci pensava, più la rabbia cresceva,
-:Mi
scusi signora, il sole del tramonto è traditore, forse farebbe bene a mettere
un solare!
quella
voce, che le sembrava provenire da lontano, la destò dal suo torpore, voltò
solo la testa, il bagnino era lì accanto a lei, lo guardò, sorrise, cosa stava
accadendo,
-:Dovrei!
Ma sono sola non riesco, ti va di spalmatela tu?
disse
con un velo di lascivia nella voce, la spiaggia era quasi deserta, si era fatto
tardi, le sette passate, ed erano tutti risaliti per andare a cena, il giovane
bagnino le rispose con un sorriso, prese il solare che Rosa, gli stava passando
e cominciò a massaggiarle le spalle. Il contatto di quelle mani forti e gentili
con la sua pelle, un brivido,
-:Com'è
fredda!
cercò
di dissimulare, ma il giovane era più avveduto ed navigato di quanto lei
potesse pensare, continuò a massaggiarle sensualmente le spalle, movimenti
lenti, che accesero le sue fantasie. Rosa, si rilassò, gustandosi quel
massaggio sensuale, che nulla aveva a che fare con la crema solarr, Massimo, il
bagnino, si fece più ardito, mantenendo comunque il limite, scivolò con le mani
sulle reni, cingendole i fianchi, chiuse gli occhi e le sfuggì un lungo sospiro,
-:Grazie,
sei molto gentile
-:È
un piacere signora!
-:Ancora
un favore se non ti dispiace
lo
fermò, si sentiva accaldata, vogliosa, non pensava al dopo, voleva solo farsi
coccolare,
-:Mi
passeresti la crema anche sulle gambe?
non
le rispose, era un chiaro invito, il segnale che stava aspettando. Cominciò a
massaggiarle le gambe, dapprima leggero sui polpacci, non le stava spalmando il
solare, la stava seducendo, le massaggiò le caviglie e i piedi. Poi lentamente
sempre più su, sulle cosce, il massaggio si fece più intenso, forte e sensuale.
Le dita scivolarono tra le cosce, risalendo pericolosamente verso la sua figa,
sussultò, la mano si arrestò a pochi millimetri dal centro del suo desiderio e
un lungo brivido percorse la sua schiena, il fuoco della passione pervase la
sua mente,
Ø Troia, cosa stai facendo?
irritata
da quell'insistenza, da quella volgarità, rispose rabbiosa,
Ø Fatti i cazzo tuoi cornuto!
non
pensava che far finta di accontentarlo, le avrebbe creato tanti fastidi.
Massimo, continuava a massaggiarla, cominciò a massaggiarle le natiche sode,
Rosa, sussultò, quel messaggio di Roberto, l'aveva distratta e aveva spezzato
l'incantesimo del momento, ma nessuno ormai, non certo suo marito, la carezzava
più con così tanto desiderio da moltissimo tempo,
"Vaffanculo
cornuto, se vuoi le corna, te le pianterò belle grosse!"
pensò
e cercò di rilassarsi, anzi, fece in modo da far capire a Massimo, che poteva
osare molto di più, lasciò che quel giovane, godesse delle sue forme. Massimo, capì
subito che Rosa, si era resa più che mai disponibile, le sue dita scivolarono
nel solco tra le sue morbide chiappe sode, sfiorando la rosellina del culo e
più giù, premendo sul sottilissimo tessuto che proteggeva le labbra umide della
sua figa. Gemette, senza opporsi, sebbene si sentisse a disagio, Massimo,
scostò leggermente il costume e un dito scivolò nella fessura, facendola
fremere, lo fermò,
-:Non
qui, ti prego fermati, portami via!
sussurrò,
lui le prese per mano, si alzò, lo seguì senza dire niente, nella sua mente una
marea di emozioni, di pensieri. Era davvero decisa a seguire quel giovane!?
Cos'avrebbe fatto se, com'era ormai chiaro, l'avesse portata a casa sua!?
Avrebbe davvero fatto le corna a suo marito, con quel giovane!? Massimo, aveva
finito il suo turno, lo stabilimento stava già chiudendo, salì sulla sua
macchina aspettando che lui uscisse,
"Sei
sicura di ciò che stai facendo!?"
si
domandò tra sé e sé,
Ø Troia, troia, troia!
Ø Sei con lui?
Ø Sei una puttana, sto
impazzendo pensando al suo cazzo che ti sfonda il culo!
Ø Sei una troia!
sembrava
farlo apposta, ogni volta che aveva un dubbio, che pensava di fermarsi, che
tutto ciò non fosse ne giusto, ne corretto, arrivava qualche messaggio di
Roberto, che la faceva trasalire. Non sopportava d'esser trattata come una puttana,
lei, che non aveva mai nemmeno pensato ad un altro uomo, che gli era sempre
stata fedele. Massimo, uscì e inforcò la sua moto e partì, non le fece cenno,
se lo avesse seguito, sarebbe stata solo una decisione sua. Mise in moto e lo
seguì sino a casa sua, quasi come un automa. Entrarono, lui le offrì un whisky,
-:Come
mai una bella donna come te, sta qui da sola?
le
domandò, guardandola fissa negli occhi, tenendole romanticamente la mano. Rosa
lo baciò, non aveva voglia di dargli spiegazioni, non era quello il momento,
doveva lasciarsi andare alle sue voglie, lasciarsi guidare dalla rabbia, oppure
non ne avrebbe più avuto il coraggio,
Ø Dimmelo puttana, lo hai già
agganciato?
Ø Ti stai facendo sbattere come
una troia?
-:Vaffanculo
stronzo!
esclamò,
ancora una volta il tempismo di suo marito si dimostrò cruciale. Giro il
telefono sul divano, visibilmente incazzata e si mise a piangere, Massimo, la
abbracciò teneramente e lei lo baciò ancora, lui non insistette, non le chiese
nulla, non erano cose che dovevano interessargli, la strinse a se. Cominciò a
spogliarla, baciandole il collo, le carezzò la schiena, aprì il gancetto del
reggiseno, Rosa ansimava, aveva dimenticato l'ebrezza di quei brividi di
passione sulla pelle, che ora le percorrevano la schiena. Le labbra del
ragazzo, scivolarono sul decoltè, sul seno, la lingua stuzzicò i capezzoli, si,
finalmente si sentì nuovamente donna,
-:Stronzo,
vuoi le corna, ecco ora ti servo io!
pensò
un po' un po' troppo a voce alta, era così nervosa che non si rese conto di
pensare a voce alta, Massimo, la guardò e la strinse a sé, capendo che Rosa, lo
faceva per vendetta, non che la cosa lo turbasse, per lui, era solo una
scopata, ma temeva d'averne problemi,
-:Non
devi farlo se non vuoi! Non sei obbligata! Possiamo anche solo farglielo
credere... possiamo passare comunque una bella serata!
le
sussurrò suadente, gli dava fastidio, esser oggetto di una vendetta, anche se
non era la prima volta che succedeva, in più da bagnino e amante navigato,
sapeva che a quel punto, c'era la forte possibilità che lei non volesse più
fermarsi e si sarebbe lasciata andare del tutto, se si fosse comportato da
gentiluomo. Lei lo fissò,
-:Lo
voglio, voglio fare l'amore con te!
Bisbigliò
Rosa, baciandolo ancora con veemenza, come tutte le donne, prima di lei, pensar
d'avere il controllo della situazione, di esser lei a decidere, la fece
trascendere, la strinse a sé e ricominciò a baciarle il seno, lei sospirava
forte, le sfilò la gonna, il perizoma e cominciò a baciarle la figa vogliosa.
2 commenti:
Molto bello
Molto intrigante... Aspetterò il prosieguo
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